FRANCOFONTE – Il clima, la concorrenza e la carenza strutturale: in una parola “crisi agrumicola”.
Un tema molto delicato su cui hanno dibattuto i sindaci e gli assessori dei comuni di Francofonte, Lentini, Carlentini, Scordia, Palagonia e Militello al fine di sottoscrivere un documento unitario da presentare all’assessorato regionale e al Ministero.
Non è un mistero, infatti, che l’ultimo anno sia stato climaticamente bizzarro: primavera calda, estate torrida e autunno secco non hanno aiutato la produzione di arance, più piccole del solito, meno pigmentate e poco zuccherate.
Il bilancio, quindi, è disastroso, soprattutto se si aggiungono le nevicate e grandinate dei giorni scorsi. A fare un bilancio è il sindaco di Francofonte Salvatore Palermo: “Solo nel nostro comune contiamo una perdita economica del 60%. Più in generale, ci siamo uniti per fare il punto della situazione e scrivere un documento unico da mandare alla Regione e al Ministero. Ma, sapendo che questa potrebbe essere una lettera come le altre, abbiamo anche chiesto un incontro. Speriamo rispondano, per non trovarci costretti a usare mezzi più irruenti affinché qualcuno ci tenga in considerazione”.
In due o tre giorni, dunque, il dossier dovrebbe essere pronto e firmato dalle sette amministrazioni interessate. Anche se il problema si estende a livello regionale. Infatti, il problema strutturale e concorrenziale riguarda tutti i produttori siciliani.
A tal proposito, tra le richieste principali, c’è quella di ritirare dal mercato i prodotti provenienti da altri paesi, specialmente quelli africani. O, quanto meno, di effettuare controlli più precisi e di limitarne la commercializzazione. In più, verranno inserite le proposte di eliminare il prezzo vantaggioso per le industrie di trasformazione e succhi e di inserire agevolazioni fiscali, come quelle del consumo elettrico per l’irrigazione.