CATANIA – Militante storico e fondatore della Lega in Sicilia, attualmente responsabile regionale dei dipartimenti; membro dell’assemblea e del direttivo regionale, ma anche assessore all’Ambiente e Sicurezza Urbana del Comune di Catania, di cui ne lasciò la delega nel 2021: stiamo parlando dell’avvocato Fabio Cantarella, balzato tra le prime pagine dei quotidiani di oggi per le sue parole. Dure, puntuali e che sanno un po’ di amarezza per tanti anni di richieste, forse mai ascoltate da nessuno.
Nel mirino di Cantarella la vicenda che ha visto finire nelle scorse ore al centro di un terremoto giudiziario il Comune di Tremestieri Etneo, con l’arresto del sindaco Santi Rando, e la sospensione dai Pubblici Uffici per un anno di Luca Sammartino.
“Preferiti i tanti voti facili degli ultimi arrivati ai pochi ma genuini degli storici e coerenti militanti“, esorta così, Fabio Cantarella, che da tempo denuncia pubblicamente quanto sta accadendo nella Lega in Sicilia. Ma che, per tutta risposta, è stato “isolato e addirittura l’attuale Commissario del partito in Sicilia, il sottosegretario Claudio Durigon, ha proposto la mia espulsione dal partito. Mi hanno escluso da ogni riunione nonostante io, da fondatore della Lega in Sicilia, per Statuto sia membro dell’assemblea e del direttivo regionale“.
Eppure, Cantarella, chiedeva soltanto più “attenzione sui temi della legalità e della trasparenza“. Un grido inascoltato e che, adesso, sembra aver trovato riscontro a seguito dell’operazione di oggi. Cantarella parla di “pressioni inaccettabili da parte di Sammartino, che ha preteso e ottenuto che il mio nome venisse escluso per essere sostituito con quello dell’attuale assessore Giuseppe Gelsomino, fedelissimo del Sammartino“.
Ma questo è solo un anticipo, il resto vi consigliamo di ascoltarlo direttamente dalle sue parole, rilasciate in esclusiva in una video intervista ai nostri microfoni.
