CATANIA – Nelle scorse settimane la deputata Angela Foti, di Attiva Sicilia, aveva raccolto le rimostranze dei comitati dei terremotati, partecipando personalmente ad alcuni incontri, che lamentavano i ritardi per i contributi di autonoma sistemazione (Cas) necessari per chi ha ancora la casa resa inagibile a causa del sisma del 2018 che ha colpito la provincia di Catania e deve provvedere all’affitto di un’altra abitazione.
Ad annunciare lo sblocco dei fondi è la stessa deputata dopo che si è interfacciata con la Protezione civile nazionale affinché venissero instradate celermente le procedure burocratiche.
“Finalmente siamo giunti all’obiettivo – dice Foti – e siamo riusciti ad ottenere dallo Stato quanto spetta ai terremotati che ancora non sono riusciti a rientrare nelle loro abitazioni. Davvero pesanti erano i disagi, che avevo toccato direttamente con mano interfacciandomi con i comitati, dei cittadini che dovevano fare fronte alle spese dell’alloggio senza il sostegno del Cas, il contributo di autonoma sistemazione, specie in un momento così pesante di crisi economica e di aumenti dei costi dell’energia”.
Continua la deputata: “Ho quindi sollecitato la protezione civile nazionale – dalla quale dipendono i trasferimenti delle somme verso la protezione civile regionale – a far presto e finalmente è giunto il dispositivo dei pagamenti. Verranno quindi colmati i ritardi relativi all’ultima parte del 2021 e ai primi mesi del 2022, sino a febbraio. Si tratta di una boccata di ossigeno che allevia le sofferenze di chi 4 anni fa ha perso la propria abitazione. Però non basta: l’obiettivo è quello di giungere a un allineamento dei pagamenti, senza estenuanti attese. Ragion per cui ho chiesto un’anticipazione delle somme future alla protezione civile nazionale in modo tale da allineare i tempi della burocrazia a quelli dei pagamenti verso i cittadini ed essere in pari”.
Poi la deputata ha annunciato la richiesta rivolta al presidente della Regione di un incontro con i comitati dei terremotati e il commissario per la ricostruzione Scalia: “Ci sono alcune criticità aperte in merito alla ricostruzione e all’iter necessario per alcuni immobili che stanno riscontrando problemi, ragion per cui mi sono fatta parte attiva per un incontro con il presidente Musumeci, sempre sensibile all’argomento, per raccogliere le proposte e le istanze dei cittadini e del commissario in modo tale da attuare un pressing istituzionale sul governo centrale. Su di esso, infatti, ricade l’iter di ricostruzione e quindi le norme necessarie per velocizzare il percorso. Abbiamo il dovere morale di renderlo agevole e rapido”.