CATANIA – Un programma di investimenti per contrastare la disoccupazione di 247 milioni di euro e destinato a una platea di 150mila giovani siciliani che potrebbe perdersi a causa dei ritardi della Regione. È questo l’allarme lanciato questa mattina da Marco Falcone e Alfio Papale – deputati di Forza Italia all’Ars -, i quali nel corso di una conferenza stampa hanno illustrato le inadempienze del governo regionale e il rischio che questi fondi ministeriali, rientranti nella “Garanzia Giovani”, possano essere destinati ad altre regioni italiane.
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“Il programma è destinato – ha spiegato il capogruppo Marco Falcone – ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, doveva iniziare a maggio del 2014 per poi concludersi a dicembre 2015. Sono previste, attraverso una platea di 1.753 sportellisti multifunzionali, attività di inserimento, apprendistato, tirocinio in mobilità geografica e sostegno all’autoimpiego. La somme stanziata dallo Stato è di 178 milioni ai quali se ne aggiungono altri 68 per un totale di 247 ma ancora non è accaduto nulla”.
Il deputato regionale ha sottolineato che sinora “non è stato rispettato il cronoprogramma che preedeva la spesa di 5 milioni di euro per la presa in carico dei giovani” e in totale “entro settembre dovevano essere spesi 15 milioni”.
Di fronte all’immobilismo della Regione insorgo i deputati forzisti. “Se questi soldi non vengono spesi – aggiunge Falcone – ci sarà il commissariamento da parte del ministero perché la Regione dovrebbe essere attuatrice di queste misure”.
Le soluzioni poi sarebbero due: o si concederà una proroga per poter spendere i fondi o questi soldi verranno revocati e destinati ad altre amministrazioni regionali. E chi più della Sicilia – con una disoccupazione giovanile alle stelle – avrebbe bisogno di queste misure?
“Chiediamo al Crocetta ter – dicono all’unisono Falcone e Papale – di intervenire. Sinora vi sono state solo 13mila adesioni confermate a Garanzia Giovani. Ciò vuol dire che i ragazzi hanno perso la speranza nelle istituzioni che hanno tradito le loro aspettative. È una caduta di credibilità della politica”.
Si unisce all’appello al governo regionale anche il consigliere comunale Santi Bosco: “Vedo quotidianamente situazioni disperate. C’è gente che perde il lavoro da un giorno all’altro e non ha alternative, così come tanti giovani senza prospettive. Mi associo alle parole dei deputati regionali e occorre trovare subito una soluzione”.
Attualmente la dirigente Anna Rosa Corsello e il neo assessore alla Formazione Mariella Lo Bello si trovano a Roma per trovare una soluzione e per risolvere anche la vertenza degli sportellisti dei centri multifunzionali.
“Ci sono 150mila giovani da sostenere – ha concluso Falcone – e adesso dobbiamo correre. Occorre avviare i 1.753 lavoratori degli sportelli per non fare rimanere al palo il progetto e in questo senso abbiamo fornito proposte concrete al governo con un disegno di legge per utilizzare i soldi dell’assistenza tecnica previsti come residui del fondo sociale europeo 2007-2013 e i residui di Avviso 1 e 2 degli anni 2010 -2012 per avviare gli sportellisti”.