Come le condizioni climatiche influiscono sul nostro benessere

CATANIA – Inevitabile, il freddo sta per arrivare e porterà con sè tutti i suoi problemi e fastidi, specialmente quando i cambiamenti climatici sono altalenanti e da giornate di 15/20 gradi si passa a giornate di 5 o meno gradi, insolite per noi siciliani.

Ma come incidono le condizioni climatiche, e in particolare il freddo, sul nostro benessere psico-fisico? Insonnia, irritabilità, instabilità e veri e propri episodi depressivi, sono sintomi tipici legati a condizioni climatiche precarie e di transizione come quelle di questo particolare periodo dell’anno.

Avete mai sentito parlare di “Winter depression”? È un disturbo depressivo a ricorrenza invernale dimostrato scientificamente e colpisce ciclicamente ad ogni inizio autunno, effetto proprio dei cambiamenti climatici.

A questi problemi si accompagnano anche quelli di salute prettamente fisica. Per non farsi cogliere alla sprovvista è bene sapere quali sono i soggetti più sensibili e quali i disturbi più comuni.

Per questo motivo abbiamo chiesto dei consigli al dott. Nino Rizzo,  reumatologo, medico di famiglia e consigliere dell’Ordine dei Medici di Catania. 

“Tra i più sensibili ci sono gli anziani e i soggetti ipertesi, a cui è consigliabile una terapia antipertensiva e un’operazione di monitoraggio continuo, poi anche i fumatori e affetti da malattie ai reni e patologie croniche, quali diabete, BPCO e tante altre. Nei periodi più freddi è possibile che si manifestino disturbi di tipo respiratorio, faringiti, otiti, bronchiti e naturalmente è molto probabile la diffusione di influenze tipiche della stagione. Per questo è sempre consigliabile vaccinarsi, affidandosi alle campagne di vaccinazione antinfluenzale. In caso di insorgenza dell’influenza basta rivolgersi al proprio medico di famiglia e rispettare un adeguato periodo di convalescenza. In caso di temperature molto basse, poi, è facile accusare dolori alla testa legati alla perfrigerazione e dolori muscolari e reumatismi”.

A questo punto non ci resta che seguire i consigli della nonna e vestirci a “cipolla”, aspettando che le condizioni climatiche si stabilizzino.