L’Etna festeggia l’Italia in finale con il 44esimo parossismo: abbondante ricaduta di cenere, i dettagli dell’INGV

L’Etna festeggia l’Italia in finale con il 44esimo parossismo: abbondante ricaduta di cenere, i dettagli dell’INGV

CATANIA – Riflettori puntati sull’attività eruttiva dell’Etna che, nelle scorse ore, ha nuovamente dato spettacolo causando non pochi disagi (per via della caduta di cenere) agli abitanti di Catania e dintorni, aeroporto compreso.

Mentre da un lato, ancora una volta, si pone in primo piano l’emergenza cenere vulcanica e i pericoli a cui vengono esposti gli abitanti, dall’altro continuano ad arrivare nuovi aggiornamenti circa lo stato del vulcano.

A tal proposito l’esperto dell’INGV Boris Behncke ha scritto nella propria pagina Facebook: “Nella notte fra il 6 e il 7 luglio, mentre si festeggiava l’ingresso degli Azzurri nei finali del campionato Europeo, l’Etna ha aggiunto i suoi fuochi d’artificio. Siccome il vento soffiava verso sud, da casa nostra la vista era oscurata dalla nube di cenere e lapilli, e sono riuscito a fare qualche modesto scatto. La ‘colonna sonora’ era molto energetica, soprattutto con una cannonata quasi ininterrotta alla fine del parossismo, ricca di frequenze sia udibili sia infrasoniche (quest’ultime sono quelle che fanno tremare tutto)”.

Lo stesso ha poi evidenziato che si tratta dell’ennesimo parossismo dell’Etna, il 44esimo per l’esattezza: “Ovviamente la preoccupazione era tanta, come al solito, e in certi gruppi giravano le cose più assurde (“preparatevi ad abbandonare Pedara”, “fontane di lava alte 5mila metri”, per citarne due [i getti più alti hanno raggiunto 1000 m]). In realtà era “solo” un altro episodio parossistico, il 44esimo (a partire dal 16 febbraio 2021), sebbene uno dei più energetici di questa “seconda serie” iniziata il 19 maggio”.

Anche nella pagina dell’INGVvulcani su Facebook c’è un recente post dedicato proprio all’Etna con i dettagli di quanto accaduto ieri sera: “Nel corso della notte fra 6 e 7 luglio, l’Osservatorio Etneo dell’INGV ha comunicato una ripresa dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, a partire dalle 23,30, ora locale (21:30 UTC). Dopo una fase di intensa attività esplosiva (verso la mezzanotte, ora locale), si è osservato un graduale passaggio dall’attività stromboliana alla fontana di lava, con una colonna eruttiva che ha raggiunto un’altezza di circa 5 km sul livello del mare (22:30 UTC). Il personale INGV presente sul terreno ha riscontrato un’abbondante ricaduta di materiale grossolano sui fianchi del Cratere di Sud-Est fino all’area dell’ex Torre del Filosofo. La ricaduta di lapilli è segnalata a Tremestieri (versante S)”.

“Poco dopo le 2 di mattina del 7 luglio (00:17 UTC), l’Osservatorio Etneo ha comunicato la fine dellattività di fontana di lava, sostituita da una debole attività stromboliana con emissione di cenere. L’Osservatorio segnala anche che l’attività ha prodotto una piccola colata lavica sul fianco meridionale del cono del Cratere di Sud-Est. Al momento dell’emissione di quest’ultimo comunicato, la colata risultava alimentata e si attestava alla quota di 2800 m sul livello del mare. La ricaduta di materiale vulcanico è stata segnalata anche a Nicolosi, sul versante meridionale”.

Fonte foto: Facebook, Boris Behncke