CATANIA – Pomeriggio “movimentato” nell’hinterland catanese e non solo, dove l’Etna ha ricordato nuovamente la “presenza” alla popolazione con forti boati udibili sia da Zafferana che da Tarderia, ma anche da Trecastagni, Pedara e Nicolosi, secondo diverse testimonianze.
Anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica: “un ulteriore incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est. In base al modello previsionale, la nube eruttiva prodotta da tale attività si disperde in direzione SE“.
A integrazione delle informazioni precedenti si aggiunge che “si osserva anche un trabocco lavico dal Cratere di Sud-Est che si propaga in direzione Sud-Ovest“.
Ma non è tutto: “Si osserva dalle telecamere di sorveglianza il passaggio da attività stromboliana del Cratere di Sud-Est a fontana di lava. Sulla base del modello previsionale, la nube eruttiva si disperde in direzione Sud-Est“.
Gli aggiornamenti dell’Ingv, però, continuano: “La nube eruttiva formata dalla fontana di lava che, secondo il modello previsionale si disperde in direzione SE, raggiunge un’altezza di circa 6.500 metri sul livello del mare“.
Ancora: “Si osserva un ulteriore incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che attualmente è su livelli molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato nell’area del Cratere di Sud Est a una elevazione di circa 3mila metri sul livello del mare“.
“Gli eventi infrasonici mostrano una ampiezza medio-alta e sono localizzati nell’area del Cratere di Sud Est. Le stazioni sommitali della rete tilt mostrano una modesta variazione legata all’attività di fontana di lava. Nessuna variazione significativa nei dati GNSS“, concludono.
Immagini video
Fonte foto e video Tonino Giorgianni