CATANIA – L’Etna, dopo una settimana di parossismi, colate laviche e caduta di cenere e lapilli, non ha intenzione di fermare la sua attività.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato che si osserva la ripresa di una debole attività stromboliana al cratere sud-est.
Dalle 10,45 UTC, ovvero alle 11,45 ora italiana, gli esperti dell’INGV osservano un lieve incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico.
Dopo una breve fase stazionaria, l’ampiezza media del tremore vulcanico, intorno alle 11,30 GMT, 11,45 italiane, ha ripreso ad aumentare, le sorgenti si stanno spostando verso il cratere di Sud-Est.
Dalle ore 11,34 GMT (12,34), infine, gli esperti un incremento dell’attività stromboliana al cratere di Sud-Est accompagnata da emissione di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera
Tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento, e le sorgenti sono localizzate al Cratere di Sud-Est.
Fonte foto Tonino Giorgianni