CATANIA – L’Etna continua ad attirare l’attenzione dei catanesi e dei residenti nei comuni circostanti. Molti cittadini hanno riferito di aver sentito, a partire dalla serata di ieri, forti boati da diversi territori in provincia di Catania: tra questi ci sono Pedara, Fornazzo, Riposto e Tremestieri.
Secondo quanto riferito da coloro che abitano in queste zone, sembra che i boati siano ripresi stamattina.
Nelle scorse ore i paesi citati sono stati colpiti, tra l’altro, da significative raffiche di vento, che ieri si sono abbattute su gran parte della Sicilia. Tra numerosi alberi spezzati dalle folate e strade inaccessibili, ne ha risentito in modo particolare il territorio di Palermo e provincia (clicca qui per saperne di più).
Non è un caso che per oggi il sindaco di Catania Enrico Trantino abbia diramato una ordinanza urgente (qui le info sulle chiusure).
Sempre ieri sull’Etna è avvenuta un’operazione di soccorso da parte dei tecnici del CNSAS Sicilia nei confronti di due escursionisti in difficoltà nella zona sovrastante gli impianti turistici di Piano Provenzana, sul versante nord dell’Etna.
Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, insieme ai militari del SAGF, hanno individuato la zona impervia nella quale i due giovani erano rimasti bloccati. Il tutto grazie alle indicazioni fornite dal compagno di escursione dei due, che nel frattempo era riuscito a rientrare verso il piazzale di Piano Provenzana e a dare l’allarme.
I due ragazzi, di 22 e 23 anni originari del comune di Paternò (Catania), raggiunti dai soccorritori nella zona di Monte Nero, durante una forte nevicata, sono stati ritrovati coscienti ma in estrema difficoltà. La causa è da ricondurre a importante principio di ipotermia che, in particolare a uno dei due, non permetteva di muoversi. Il giovane non riusciva a raggiungere l’amico, sceso a valle per chiamare i soccorsi.
I giovani sono stati trasportati dal luogo dove erano rimasti bloccati, fino allo sterrato che da Monte Nero conduce alle zone sottostanti. Successivamente a bordo dei mezzi fuoristrada di soccorso fino al piazzale di Piano Provenzana, per essere affidati al personale sanitario del 118. Il personale medico li ha trasportati al Pronto Soccorso di Giarre.
I tre escursionisti si erano avventurati nelle zone delle aree sommitali del vulcano, senza adeguate attrezzature e privi di abbigliamento invernale tecnico. Quest’ultimo è fondamentale per affrontare la montagna in questo periodo a causa delle temperature che scendono rapidamente sotto le zero.
Avventurarsi sull’Etna in questo momento è estremamente pericoloso per la sicurezza degli escursionisti e dei soccorritori, che intervengono nelle situazioni di emergenza.
Si raccomanda a tutti i frequentatori della montagna, nel programmare attività di tipo escursionistico, di valutare sempre con estrema attenzione le previsioni meteorologiche, gli sbalzi termici previsti, i rischi di nevicate. Fondamentale è anche attrezzarsi con adeguate e opportune attrezzature tecniche, abbigliamento specifico ed idoneo, per evitare incidenti, scivolamenti e ipotermia.
Fonte foto in evidenza di Orazio Valenti
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