CATANIA – Non si placa mai l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa in eruzione da diverse settimane. Gli esperti dell’Ingv di Catania, nelle scorse ore, hanno segnalato una nuova “mutazione” del suo aspetto, con l’apertura di ben due bocche nuove.
“Dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e dai rilievi effettuati in area sommitale da personale Ingv Osservatorio Etneo“, è stata osservata l’apertura di due nuove bocche “sul fianco sud-orientale del Cratere di Sud-Est a una quota stimata di circa 3.000 e 2.950 metri sul livello del mare“.
“Attualmente, il flusso lavico dalla bocca di 3.000 metri non è più alimentato, mentre quello che fuoriesce dalla bocca di 2950 m è ancora attivo, seppur scarsamente alimentato. Il fronte di quest’ultimo ha raggiunto e superato l’orlo occidentale della Valle del Bove attestandosi ad una quota stimata di circa 2.700 metri sul livello del mare“.
“L’ampiezza del tremore vulcanico si mantiene al livello medio con una graduale tendenza alla diminuzione. Le localizzazioni della sorgente media del tremore risultano in prossimità del Cratere di Sud-Est a una quota di circa 2.900 metri sul livello del mare“.
“L’attività infrasonica è ad un livello basso sia in termini di numero che di ampiezza degli eventi“, conclude il comunicato dell’Ingv.
Fonte foto Tonino Giorgianni