GIARRE – Il cielo luminoso, ingrigito dalle nuvole di oggi, i palazzi immacolati, alcuni bianchi altri di color chiaro, di contrasto l’asfalto coperto di un nero opaco, che nasconde anche le strisce disegnate e non permette di distinguere il marciapiede dalla strada. L’eruzione notturna dell’Etna ha portato a un’altra (l’ennesima ormai) copiosa caduta di cenere e lapilli in diverse zone della provincia di Catania. Secondo il comunicato di Ingv la nube vulcanica, che si è dispersa nel settore orientale del Cratere di Sud-Est, ha prodotto prevalentemente ricaduta di cenere e lapilli sui paesi etnei di Milo, Fornazzo, Trepunti, Giarre, Macchia di Giarre, Mascali, Riposto e Torre Archirafi. Le strade sono state completamente ricoperte di cenere le testimonianze sono arrivate da diversi abitanti.
Le immagini che sono state pubblicate su internet da diversi utenti hanno dell’incredibile e testimoniano la pioggia di cenere avvenuta nel corso della notte. Nelle tenebre della sera, il rosso della fontana di lava emessa dall’Etna si è mescolato con il nero dei prodotti eruttivi. Il vulcano è stato il protagonista di una vera e propria escalation eruttiva.
Tanto clamorose, quanto suggestive le immagini che arrivano da Giarre e San Giovanni Montebello (frazione di Giarre), passando per Fornazzo (frazione di Milo). Dalla via Callipoli ricoperta di cenere, fino al terrazzo di un abitante della zona con una patina di nero uniforme sul pavimento. Arrivando al video di Giusy da Trecastagni (girato a Giarre), che ha percorso con la propria auto la via principale del paese, immortalando il manto nero che ha ricoperto strade, auto e case.
Fonte immagini: Nuccio Faro, guida vulcanologica
Ancora un evento spettacolare regalato dall’Etna. Se si guarda il rovescio della medaglia, però, ancora altri disagi. Musumeci ha avviato un dialogo con l’Iss per capire se la cenere emessa sia tossica e più cenere cade più si ammasseranno i sacchi per strada in attesa di essere raccolti, causando parecchie difficoltà ai cittadini, ai comuni e a chi è chiamato a effettuare le operazioni di raccolta. Cara Etna, forse non ti sei già sfogata abbastanza?
Fonte immagine Gianni Pennisi – Video di Giusy da Trecastagni