Eruzione Etna, gli ultimi aggiornamenti dell’Ingv

Eruzione Etna, gli ultimi aggiornamenti dell’Ingv

CATANIA – L’attività effusiva dell’Etnea si è esaurita ed è in graduale raffreddamento. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato che l’attività di fontana di lava del 12 novembre al CSE è iniziata alle ore 17 UTC ed è finita alle ore 19,30 UTC. Producendo una colonna eruttiva alta 4.500 metri sul livello del mare.

Flussi lavici in diverse direzioni

Alle ore 19,40 UTC un flusso piroclastico ha interessato il CSE, quest’ultimo si è messo in posto in direzione SSE. Questa attività eruttiva è continuata con la messa in posto di diversi flussi lavici in diverse direzioni, in particolare verso Sud, Sudest e Sudovest.

L’impegno del personale INGV

Nella giornata di oggi il personale INGV si sta dedicando ai rilievi di campagna per definire le quote dei fronti lavici.

Dopo aver raggiunto valori alti tra le ore 18 e le 19 UTC di ieri, l’ampiezza media del tremore vulcanico è diminuita drasticamente ed intorno alle 20 UTC ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, posizionandosi su un livello confrontabile a quello che precedeva l’attività eruttiva di ieri. Allo stato attuale, l’ampiezza del tremore registra modeste oscillazioni, quasi sempre nell’intervallo dei valori medi.

Parametri rientrati nella norma

La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico si colloca costantemente nell’area del Cratere di SE, ad una elevazione di circa 2900 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica, anch’essa drasticamente diminuita dopo l’attività di ieri, è tornata su livelli bassi. La stazione clinometrica sommitale PDN ha registrato a partire dalle 14,40 UTC del 12 Novembre una chiara variazione di trend. Tale variazione si è conclusa alle 19,35 UTC circa, cumulando valori inferiori ad un microradiante. Nello stesso intervallo orario, anche altre stazioni della rete clinometrica (PLC, CIT, DAM) hanno mostrato minori variazioni. La rete GNSS ad alta frequenza non ha registrato variazioni superiori al rumore di fondo.

Allo stato attuale i segnali delle reti di deformazioni del suolo sono rientrati nella norma.

Foto di repertorio