CATANIA – Riflettori puntati sull’Etna e anche sulle scosse di terremoto delle ultime ore nella Sicilia orientale. Mentre il vulcano con la propria attività continua a dare spettacolo agli abitanti di Catania e dei paesi limitrofi, la terra iniziare a tremare.
Già alle prime luci dell’alba l’Etna ha dato il buongiorno agli abitanti con forti boati, che fanno pensare al 15° parossismo. Ma arrivano altri nuovi aggiornamenti da parte dell’INGV.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che si registra un incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est con emissione di cenere. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione ENE. L’ampiezza del tremore è in continuo aumento a livelli alti. Le sorgenti ricadono nell’area del cratere di SE a una profondità di 2500slm. Continua l’attività infrasonica. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra modeste variazioni (inferiori a 0.1 microradianti) in concomitanza con l’attività in corso.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione ENE. Continua l’aumento del tremore che raggiunge il secondo livello di allarme. Le sorgenti ricadono sempre nell’area del cratere del SE a una profondità di 2800 slm. Continua l’intesa attività infrasonica.
Tuttavia, secondo gli ultimi dati forniti, in questo momento il tremore è in calo.
Una prima lieve scossa ha interessato la Sicilia questa mattina. Alle ore 3 si è verificato un terremoto di magnitudo ML 2.0 nella zona Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina) con coordinate geografiche (lat, lon) 37.91, 15.49 a una profondità di 9 km. Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.
Una seconda scossa alle ore 4,35 di magnitudo ML 2.0 è avvenuta a 9 km da Zafferana Etnea (Catania) con coordinate geografiche (lat, lon) 37.73, 15.02 ad una profondità di 3 km. Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV_OE (Catania).
Una terza scossa è stata registrata alle 10,18 nella Costa Catanese (Catania) con coordinate geografiche (lat, lon) 37.65, 15.24 ad una profondità di 3 km. Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV_OE (Catania).
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est si è conclusa. Continua l’attività stromboliana. Da personale INGV presente su terreno, viene segnalata ricaduta di prodotti centimetrici in località Vena e di cenere a Milo e Piedimonte. A causa delle copertura nuvolosa l’osservazione dell’attività in corso è molto limitata e discontinua. Il modello previsionale indica la dispersione della nube eruttiva in direzione ENE.
L’ampiezza del tremore risulta in diminuzione pur rimanendo ancora a valori alti. Le sorgenti vengono localizzate in vicinanza al cratere Sud-Est ad una profondità di 2800 sul livello del mare. L’attività infrasonica è in calo.
L’analisi dei dati clinometrici per l’evento parossistico ha mostrato variazioni in diverse stazioni, con valori massimi cumulati (inferiori a 3.0 microradianti) registrati alla stazione di Cratere del Piano (ECP). I dati della rete GNSS (HF) nelle ultime ore non hanno mostrato variazioni significative.
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