Il ministro Urso: “La Sicilia sarà la Silicon Valley europea, scommettiamo sulla tecnologia di frontiera”

Il ministro Urso: “La Sicilia sarà la Silicon Valley europea, scommettiamo sulla tecnologia di frontiera”

CATANIA – Il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, dopo la visita in un cantiere dell’impianto integrato Wafer Sic, che StMicroelectronics sta costruendo per la produzione di substrati in carburo di silicio ha detto: “Dopo 100 giorni dedicati ad affrontare alcuni dossier strategici e a risolvere nodi che si trascinavano in alcuni casi da decenni, oggi con questa visita a questo stabilimento così significativo diamo un indirizzo al Paese: noi scommettiamo sulla tecnologia di frontiera“.

Noi vogliamo uno Stato stratega in condizioni di far crescere i campioni europei che vogliono diventare campioni internazionali. E cominciamo da qui – continua Urso -, da dove sembrava più’ difficile, ovvero dalla Sicilia, dal Mezzogiorno, per dire che qui può diventare il più grande polo di sviluppo per quanto riguarda il carburo di silicio a livello continentale, sicuramente un modello a livello globale“.

Sempre Urso ha affermato che gli investimenti che si stanno realizzando e quelli che sono in programma possono fare della Sicilia e dell’Etna la “Silicon valley europea” capace di competere a livello globale.

Il ministro delle imprese e del made in Italy ha continuato: “Siamo convinti che questa sia la scommessa dell’Italia e non a caso questa è la mia prima visita in uno stabilimento produttivo dopo 100 giorni trascorsi a rimettere in moto la politica industrial del nostro Paese con dossier particolarmente scottanti con cui lui sono confrontato in sede europea con i nostri principali partner e i commissari competenti.

Oggi si parte – ha concluso Urso – per evidenziare al Paese e all’Europa quale è la scommessa del nostro Paese nel settore dei semiconduttori, che è il futuro anche dell’industria manifatturiera italiana ed è importante che questo avvenga con sul pieno sostegno del Governo. La scommessa del nostro Mezzogiorno parte da qui“.