CATANIA – Istituzione di un fondo regionale dedicato alla manutenzione delle aree industriali, cronoprogramma degli interventi di riqualificazione e monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori, individuazione di referente unico al quale segnalare criticità ed emergenze.
Queste alcune delle priorità indicate dalle imprese come necessità imprescindibili per il rilancio della zona industriale di Catania.
L’incontro tra Confindustria Catania e il Comune
Analisi delle criticità e proposte per riqualificare l’area produttiva etnea sono stati i focus di un incontro tra il consiglio di presidenza di Confindustria Catania, presieduto da Cristina Busi e il Sindaco di Catania Enrico Trantino. Il primo cittadino è stato accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Sergio Parisi.
Per Confindustria erano presenti il vicepresidente vicario Franz Di Bella, i vicepresidenti Marco Causarano, Lucio Colombo, Mario Indovina e Arturo Lentini, il tesoriere Michele Pennisi, il past president Antonello Biriaco, il presidente del Gruppo Giovani, Fabrizio Fronterrè, il presidente della Piccola industria, Antonio Perdichizzi, la presidente del Comitato imprenditoria femminile, Monica Luca.
Gli obiettivi
È stata la presidente Busi a sottolineare innanzitutto l’importanza strategica della zona industriale catanese, anche alla luce dei nuovi rilevanti investimenti programmati nell’area sia da grandi player internazionali che da piccole e medie imprese.
Molteplici le necessità segnalate dagli imprenditori per rendere l’area vivibile e attrattiva. Sotto i riflettori le urgenze di natura strutturale: dal riassetto idrogeologico dell’intera area, per evitare i periodici allagamenti, all’ampliamento della rete idrica e fognaria, insieme all’operatività del depuratore.
E ancora, pulizia e manutenzione periodica dei canali di scolo e delle aree a verde, rifacimento di strade, illuminazione e segnaletica; mappatura degli insediamenti e dei terreni abbandonati e relativa bonifica. Ma anche interventi e azioni per garantire sicurezza e servizi a imprese e lavoratori.
Indispensabile, su questo fronte, assicurare il presidio delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e un servizio di pronto soccorso, istituzioni fondamentali in un’area che accoglie 400 imprese e oltre 12.000 lavoratori. Interventi pianificati e lungimiranti, quindi, che possano risollevare l’area dal degrado e rilanciare gli investimenti.
Investimenti e collaborazioni
Il sindaco Trantino, da parte sua, ha espresso la forte volontà dell’amministrazione di venire incontro alle esigenze espresse del mondo imprenditoriale mantenendo un dialogo costante e fattivo. Il primo cittadino ha spiegato che a valere sul Fondo di sviluppo e coesione dei 100 milioni destinati alle attività produttive, 50 saranno rivolti a progetti da realizzare nella zona industriale di Catania.
L’amministrazione, in questo senso, potrà avvalersi delle nuove professionalità in forze all’amministrazione, rappresentate dai 70 tecnici recentemente assunti. Questi potranno contribuire in modo significativo ad implementare la progettazione delle opere. Sul fronte delle risorse disponibili e degli interventi in corso di realizzazione il Sindaco e l’assessore Parisi hanno ricordato l’avvio dei lavori di rifacimento delle strade a cui sono stati destinati 10 milioni di euro provenienti da fondi regionali, al momento anticipati dall’amministrazione comunale con una quota parte del 20%.
Accogliendo la proposta degli industriali il Sindaco si è detto pronto ad individuare una figura tecnica all’interno dell’amministrazione come referente per l’area industriale di Pantano D’Arci. Da parte sua, Confindustria Catania ha indicato quali imprenditori delegati alle problematiche dell’area i vicepresidenti Marco Causarano e Mario Indovina.