Villa Bellini e Carnevale, un binomio che a Catania non muore mai

CATANIA – Villa Bellini e Carnevale, una “coppia” che a Catania è storia e leggenda. Per tantissime generazioni di bambini, infatti, il centralissimo spazio verde del capoluogo etneo ha rappresentato da sempre un luogo in cui andare vestiti in maschera la domenica con i propri genitori e anche per trascorrere del tempo e giocare con i propri coetanei.

Un qualcosa che vive nei ricordi di ogni cittadino catanese anche quando cresce, grazie alle fotografie che lo ritraggono con il proprio vestito carnevalesco in diversi angoli della villa.

Del giardino comunale catanese si ricorderanno anche le tante cose che adesso non ci sono più, ma che, ancora oggi, sono considerati dei simboli. Le papere nelle vasche, la scimmia, il cavallo sul quale i bambini giravano, l’elefante Tony, la signora che guidava il trenino o la piccola casa cinese, incendiata quindici anni fa. Tutti elementi che spesso facevano da sfondo ai bambini che si facevano le foto.

Di questo ne abbiamo già parlato, anche in virtù del periodo di declino e dello stato di abbandono che la villa ha visto per diversi anni, fino al totale restyling avvenuto sotto la precedente amministrazione comunale.

Declino o meno, però, il luogo è rimasto sempre la meta preferita delle famiglie con i propri piccoli e continua a essere invaso anche dai coriandoli, dallo spray e da gente che si diverte con gli scherzetti tipici della festa. Oltre a ciò, anche quest’anno non è mancata la sfilata in maschera a ritmo di musica, che dà alla giornata un vero e proprio clima di festa.

In merito a tutto ciò, ieri mattina abbiamo sentito i pareri delle tante persone che hanno affollato la villa, pronti a raccontare lo loro infanzia ai più piccoli e mettendo in evidenza le cose che sono cambiate. Rosa, madre di una bambina, afferma: “La cosa bella è che la tradizione è ancora viva”.

Un parere uguale a quello di Salvo, venditore di coriandoli e di spray, che però nota qualcosa di diverso: “I tempi sono cambiati e difficilmente si vedo i costumi classici come quello di Pulcinella o Arlecchino”.

Marco, padre di un bambino, invece, nota alcune differenze: “C’è stato un periodo in cui si stava perdendo questa magnifica tradizione. Oggi, però, sembra che tutto sia come una volta, con più spazio per i bambini però”.

Di un’opinione opposta Chiara, fotografa, che ricorda un po’ gli anni passati: “Manca qualcosa a rispetto agli anni passati. Specialmente, penso che l’assenza degli animali si senta davvero molto. In ogni caso sono felice di vedere così tanti bambini”.

Infine anche Chicco Coci, attore e conduttore televisivo catanese , presente per l’occasione come organizzatore della sfilata in maschera, ha detto la sua: “La città, rispetto ai miei tempi, è cambiata – racconta –. Da ragazzino mi divertivo a guardare le papere nella vasca, adesso entro e vedo che non ci sono più. Invito l’amministrazione a rimetterle e vorrei che ci fosse più attenzione affinché la villa ritorni agli splendori di una volta. Certo, i bambini si sono lo stesso e il Carnevale dà sempre un senso di gioia. Il giardino Bellini ha una storia, una tradizione e Catania è bella proprio per questo. Vorrei che tornassero le antiche usanze anche qui, anche perché i ricordi che ognuno di noi ha di questo posto fanno parte di un bagaglio che si porta dietro anche da adulto. I bambini in festa che vedo oggi mi danno tantissima allegria”.