CATANIA – “Una serata d’altissimo livello, a conferma del fatto che Catania, se si riappropria della memoria e se attiva sinergie tra istituzioni, può diventare una capitale della Cultura“. Così l’ha definita il presidente del Conservatorio Bellini di Catania Carmelo Galati, a conclusione del Gala, condotto da Marina Cosentino. Secondo il presidente, se Catania “si riappropria della memoria e se attiva sinergie tra istituzioni, può diventare una capitale della Cultura”.
La nascita dell’associazione del Premio
Proprio Galati, con Filippo Donzuso, presidente del Cda della neonata Associazione del Premio, e con Giuseppe Lazzaro Danzuso, presidente della Giuria, aveva sottolineato l’importanza di fare squadra per far crescere il territorio, premiandone le eccellenze nel campo dell’arte e della cultura.
In linea con l’idea di Danzuso, scomparso nel 2000 dopo esser stato per cinquant’anni critico de La Sicilia noto apprezzato in tutt’Italia, e che secondo Maurizio Scaparro era stato “l’alfiere di una critica pacata, intelligente, costruttiva, concepita per migliorare e far crescere la comunità“.
I primi riconoscimenti
Ecco dunque che il primo dei riconoscimenti – realizzati dallo scultore Pierluigi Portale – è stato consegnato dal direttore del Conservatorio, Epifanio Comis, a Gianni Latino. Quest’ultimo dirige l’Accademia di Belle Arti di Catania ed è tra le maggiori personalità italiane del Graphic Design.
Domenico Ciancio, condirettore del quotidiano La Sicilia, ha premiato Giuseppe Dipasquale, già direttore artistico dello Stabile e regista di grandi successi. Dipasquale ha saputo dare una nuova visione del teatro siciliano con spettacoli concepiti con Andrea Camilleri.
Premio ad Alberto Ferro
È stata poi la volta del giovane pianista Alberto Ferro, eccellenza nel campo della musica formatosi a Catania sotto la guida del maestro Comis. Egli ha entusiasmato il pubblico eseguendo un brano di Sergej Rachmaninov dopo aver ricevuto il riconoscimento dalle mani di Anna Rita Fontana, presidente della Scam.
Il premio per la critica
Il premio per la critica è stato consegnato invece dalla consigliera nazionale dell’Assostampa Monica Adorno ad Aldo Mattina, musicologo e giornalista che per cinquant’anni ha scritto recensioni per spettacoli di prosa e musica ed è attualmente presidente della Camerata Polifonica Siciliana.
Omaggio virtuale ad Anna Malvica Bolignari e agli eroi del teatro
Consegna virtuale del riconoscimento da Galati a un’autentica signora del Teatro italiano, Anna Malvica Bolignari, collegata da Roma dove vive dopo aver per quarant’anni lavorato in Sicilia e in particolare con lo Stabile di Catania. Grandi consensi per l’indimenticata protagonista del Pipino, esibitasi in un breve monologo tratto da Pirandello.
Applausi anche per il maestro Fabrizio Maria Carminati, direttore d’orchestra e direttore artistico del Teatro Massimo Bellini e che ha saputo, con il sovrintendente Giovanni Cultrera, riconquistare il pubblico dopo gli anni bui del covid. A consegnare il riconoscimento è stato Carlo Alberto Tregua che dirige il Quotidiano di Sicilia, da lui fondato,
Sarah Zappulla Muscarà, dell’Istituto di storia dello spettacolo siciliano, ha poi premiato Gianni Scuto, regista in Italia e all’estero di spettacoli di prosa, lirici e soprattutto di sperimentazione. E tra i protagonisti, con il glorioso Teatro Gamma, di un’innovazione nello spettacolo segnata, a Catania, anche dalla presenza di Julian Beck e Judith Malina del Living Theatre. Il pubblico ha tributato un applauso anche al ricordo della moglie, Nellina Laganà, protagonista di Attrice che, diretto dal regista, ha avuto ben cinquecento repliche.
L’esibizione del maestro Guglielmino
Grande entusiasmo, poi, per l’esibizione di Teatro di figura di maestro Alfredo Guglielmino, ideatore 25 anni fa a Catania, dopo la formazione a Milano, del progetto Cartura: oggetti d’arte realizzati con carta e materiali di scarto. Tra questi, irresistibili marionette per spettacoli che hanno conquistato l’Europa e il mondo, a cominciare dalla Cina. A consegnargli il riconoscimento è stata la presidente dell’Accademia di Catania, Lina Scalisi, che ha sottolineato anche la valenza ecologica dell’attività di Guglielmino.
Il Gran finale ha avuto al centro Angelo Tosto, il dimenticato : poiché in passato aveva ritirato il premio per alcuni colleghi, tutti erano convinti l’avesse ricevuto. Si è riparato all’errore facendolo diventare il centesimo premiato della manifestazione nata ventidue anni fa da un’idea del compianto Tony Maugeri. Per il pubblico del Premio Danzuso Tosto ha recitato un brano del Cyrano.
La consegna delle due borse di studio
Spazio ai giovani, infine, con due borse di studio. La prima, del Lions Club Catania Host, è stata consegnata dal presidente Maurizio Nicolosi a Rosario Orazio Caccamo, studente del Corso di Cinema dell’Accademia di Catania, accompagnato dal docente Giampiero Vincenzo. Novità 2024, a cura del Soroptimist Catania e della Cappellani, la seconda borsa di studio è stata annunciata dalla presidente del club, Silvia Emmi, e sarà assegnata a uno studente meritevole del Conservatorio segnalato dal Consiglio Accademico.
La chiusura della cerimonia
In chiusura sul palco i ringraziamenti a partner e collaboratori del Premio: Pucci Giuffrida produttore sull’Etna dei pluripremiati vini Al-Cantara; Carmelo Schilirò, impegnato a Bronte con l’Azienda Agricola Musa in un progetto di turismo rurale pensato per i disabili e le loro famiglie. Con la segretaria Vittoria Napoli, sono stati ringraziati il Comune di Catania e Vision Sicily, che curato la ripresa video della serata, già sul web.
Marina Cosentino, ha poi ringraziato Caterina Andò e Andrea Bruno, collaboratori della manifestazione, ed elencato tutti gli enti promotori del Premio Domenico Danzuso. Ovvero, Accademia di Belle Arti di Catania, Associazione della Stampa, Conservatorio Vincenzo Bellini, Fondazione Marilù Tregua, Istituto siciliano di storia dello spettacolo, La Sicilia, Lions Club Catania Host, Lyceum Club, Scam, Soroptimist, Teatro Brancati, Teatro della Città, Teatro Massimo Bellini e Teatro Stabile di Catania.
Foto di Marzio Pardo