CATANIA – Passato e presente si incontrano tra le mani degli archeologi che rendono possibile l’emersione di una città sepolta.
Vicino Baghdad sono gradualmente venuti alla luce, grazie ad una missione archeologica dell’Università di Catania, i resti dell’antica città di Tell Muhammad, abbandonata dopo la caduta di Babilonia avvenuta nel 1595 a.C.
Indagare il passato è essenziale per comprendere il presente e costruire una memoria storica.
Le ricerche sul sito mesopotamico sono state svolte sotto la guida del professore Nicola Laneri, docente del dipartimento di Scienze umanistiche dell’Ateneo di Catania, dove insegna Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente.
La missione è stata realizzata in collaborazione con lo State Board of Antiquities and Heritage (Sbah) dell’Iraq e supportata dal ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il racconto del professore Laneri
Le scoperte effettuate durante la campagna di scavi testimoniano le incredibili capacità ingegneristiche degli antichi babilonesi nell’epoca dei sovrani della Prima Dinastia di Babilonia. La ricerca effettuata sul campo dal team di archeologi permette di collegare la storia dei popoli precedenti per dare senso a quella attuale.
Gli obiettivi del progetto
Un progetto di collaborazione che funge da ponte tra il nostro paese e le nazioni in cui i ricercatori operano, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio archeologico, alla costruzione di identità e memorie storiche.
In foto il sito di Tell Muhammad