GRAVINA DI CATANIA – Nella maggior parte delle persone, la data “11 settembre” ricorda la tragica vicenda del 2001 a New York, e viene spesso identificata per la “memoria” delle vittime di terrorismo; le vittime di attentati terroristici però, non esistono “solo” nel paese americano, ma sono stati anche individui appartenenti al territorio di riferimento, come ne è esempio la commemorazione di ieri a San Paolo (frazione di Gravina di Catania), nell’omonimo parco comunale.
La commemorazione al parco comunale di San Paolo
Ogni anno il comune di Gravina di Catania commemora le vittime di attentati terroristici gravinesi, motivo per cui il parco comunale della frazione di San Paolo è stato intitolato a Rita Privitera, giovane gravinese diventata una delle ottantotto vittime (di cui sei di nazionalità italiana) degli Attentati di Sharm El-Sheikh del 23 luglio 2005, ricordando ogni anno sia Rita Privitera, che Salvatore Seminara, altro gravinese vittima, con la differenza che lo è stato della Strage di Bologna del 2 agosto 1980.
Ieri sera alla commemorazione si sono presentati numerosi personaggi facenti parti del mondo delle istituzioni, associazioni ed anche molti cittadini: il portavoce del comune di Gravina di Catania Antonio Aiello (che ha anche moderato), il vicesindaco di Gravina Claudio Nicolosi, il presidente del consiglio comunale Salvo Santonocito, il capo gabinetto Agata Viola, l’assessore Federica Ingaglio, il vicepresidente del consiglio comunale Paolo Kory e i consiglieri comunali Domenica Spartà e Tommaso Maltese; presenti anche il sacerdote Rosario Balsamo, per l’Arma dei Carabinieri Filippo Giustino ed il gruppo della Protezione Civile “Giuseppe D’Arrigo” e le Misericordie. Importanti presenze i genitori di Rita Privitera e il fratello di Salvatore Seminara, Giuseppe.
Le parole del vicepresidente del consiglio comunale di Gravina di Catania Paolo Kory
“Sono felice da quando sono consigliere comunale, cioè dal 2018, di partecipare alla commemorazione di Rita Privitera, ma mi pongo sempre un obiettivo costante su un argomento del genere: maggiore divulgazione e cultura della pace e del dialogo per le nuove generazioni, le giornate di sensibilizzazione vanno ampliate e frequentate; il dato che mi rende orgoglioso di questa giornata, è stata la crescita numerica della presenza dei giovani a quest’incontro“.