“L’isola del potere. Metafore del dominio nel romanzo di Leonardo Sciascia”

“L’isola del potere. Metafore del dominio nel romanzo di Leonardo Sciascia”

CATANIA – Ieri pomeriggio nel salone della Cgil provinciale di Catania in via Crociferi, è stato presentato il libro della docente accademica Sara Gentile L’isola del potere. Metafore del dominio nel romanzo di Leonardo Sciascia“, alla presenza di rappresentanti sindacali, associativi e di realtà giovanili.

Il moderatore della conferenza il sindacalista Dario Gulisano

 

L’intervento del consigliere comunale brontese Mauro Petralia. Da sinistra a destra: Dario Gulisano, Maurizio Caserta, Sara Gentile



I protagonisti della presentazione e i temi trattati

Dopo i classici saluti di rito della segretaria confederale della Cgil Catania Rosaria Leonardi, ha introdotto il consigliere comunale del comune di Bronte Mauro Petralia (con un importante passato anche in ambito studentesco), passando poi per il consigliere comunale del comune di Catania e docente accademico di Economia politica al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università degli Studi di Catania (Dei Unict) Maurizio Caserta, la componente del direttivo nazionale dell’Aimc (Associazione Italiana Maestri Cattolici) Zina Bianca, la partecipazione dei movimenti e associazioni giovanili studentesche universitarie come Nike, Koinè, La Finestra, Udu. Moderatore dell’incontro il noto sindacalista della Cgil Dario Gulisano, presenti anche il consigliere comunale di Catania Damien Bonaccorsi e i dirigenti giovanili Giuseppe Trovato, Luigi Nicolosi, Damiano Pagano e Bruno Guzzardi.

Momento cruciale del convegno, è stato l’intervento principale sviluppato dall’autrice del libro Sara Gentile, nota per essere parte del Cevipof di Parigi (Centre de recherches politiques de Sciences Po), che ha illustrato punto per punto il contenuto dei suoi scritti all’interno di esso, descrivendo la “sana ossessione” dello scrittore e saggista di Racalmuto per il concetto di potere, sia nel suo essere concreto, ma anche nel suo essere astratto, vedendo questo concetto in una dimensione prettamente siciliana, anche perché sempre secondo Leonardo Sciascia, difficilmente senza menzogna e o violenza, si riesce a conquistare un potere, potere stesso che si serve di qualsiasi contesto fertile ad esso.