Ferragosto “alla siciliana”… le delizie a tavola!

Ferragosto “alla siciliana”… le delizie a tavola!

CATANIA – Una ricorrenza da sempre molto attesa dai siciliani, quella di Ferragosto. Feste in spiaggia, cocktails, tende da campeggio e sacchi a pelo, però, non sostituiscono di certo il banchetto. Cosa mettono, allora, sulla tavola i siciliani tra il 14 e il 15 di agosto?

C’è chi preferisce, intanto, iniziare con degli antipasti freschi locali. Non può mancare, quindi, del buon prosciutto crudo di suino nero dei Nebrodi, avvolto sulle fette di melone giallo, i pomodori secchi, la salsiccia stagionata, il salame di S.Angelo di Brolo, le olive “cunzate” di Nocellara del Belice, accanto a delle buone bruschette di pane di casa, condite con aglio, pomodorini di Pachino e basilico fresco.

I formaggi, poi, sono un entrèe indispensabile: provola ragusanacaciocavallo palermitano, piacentinu ennese, ragusano e la vastedda del Belice, rimangono le varietà più scelte.

A rinforzare la portata troviamo piatti più corposi, come la parmigiana di melanzane e la caponatina.

Chi sceglie il menù di pesce sostituisce gli antipasti di carne con ostriche, insalata di polipoalici marinate, sarde a beccafico, ricci di mare, cozze gratinate, pepata di cozze nere di Messina, servita con crostini caldi di pane.

Per i primi piatti, coloro che preferiscono il menù di carne scelgono, talvolta, la pasta al forno con piselli, ragù e besciamella, oppure la pasta alla norma con sopra la ricotta salata, in alternativa alla pasta con le zucchine fritte o alla pasta fredda, condita con capperi, olive, pomodorini, mozzarella nostrana (eventualmente anche di bufala siciliana), mais, tonno.

Quelli che servono il menù di pesce preferiscono piatti come la pasta con i ricci di mare, gli spaghetti alle vongole, la calamarata siciliana, la pasta con le sarde e il finocchietto, gli spaghetti con alici e mollica, le busiate con gamberi e pistacchio, la pasta con la bottarga di tonno, le linguine con cozze e pomodorini o con il pesce spada.

“Pittinicchi” di maiale, polpette di cavallo e salsiccia di S.Angelo di Brolo sono i secondi piatti preferiti di chi non vuole rinunciare, per Ferragosto, alla carne.

Frittura mista di pesce, tonno rosso ai ferri, pesce spada, calamari ripieni, gamberoni e scampi sono, invece, la scelta degli amanti del pesce.

La seconda portata viene accompagnata, solitamente, da un contorno di verdure, al quale segue della buona frutta fresca di stagione.

Ma, non importa quanto abbia mangiato e quale ora segni l’orologio: il siciliano non conclude mai nessun banchetto senza aver consumato il dolce.

Tra gli evergreen c’è sempre la cassata siciliana, “i minni” di S.Agata, i cannoli alla ricotta, la frutta martorana, le paste di mandorla e il torrone di mandorle, con eventuale aggiunta di pistacchi.

Per i palati più esigenti, c’è il gelo al melone, alla cannella, alle mandorle, nonché il bianco mangiare. Il semifreddo al pistacchio di Bronte, o alle mandorle di Avola, è in grado di soddisfare grandi e piccini.

Il nero d’Avola, il Cerasuolo di Vittoria e il Syrah sono i vini rossi consumati sulle tavole dov’è presente la carne. Chardonnay Grecanico, invece, i bianchi preferiti da chi consuma pesce.

Concludono, sfidando le calde temperature estive, il banchetto di Ferragosto il Moscato di Siracusa o lo Zibibbo di Pantelleria, serviti con i biscotti secchi tipici (biscotti della monaca, sesamini, “pipareddi” messinesi), il limoncello, il mandarinetto, i rosoli alla cannella o all’alloro, nonché il liquore dell’Etna, noto per la sua altissima gradazione alcolica.