Catania, in Piazza I Vicerè l’iniziativa “Lascia un’impronta nel cuore” per la pace in Ucraina – Le FOTO

Catania, in Piazza I Vicerè l’iniziativa “Lascia un’impronta nel cuore” per la pace in Ucraina – Le FOTO

CATANIA – Nella giornata di ieri sono stati oltre cento ragazzi tra musicisti e ballerini che hanno messo in scena, in piazza I Viceré, la manifestazione “Dance Attack per la pace in Ucraina“.

Una mattinata di solidarietà nei confronti della nazione afflitta dalla guerra, organizzata nell’ambito del progetto “Lascia un’impronta nel cuore” promosso dall’assessorato Famiglia e Politiche sociali retto da Giuseppe Lombardo, con i fondi della legge 285/97 e attuato dall’Istituto Figlie di Maria AusiliatriceCentro Diurno Laura Vicugno ”, coordinatrice Suor Melina.

Il “dance attack” predisposto dall’Associazione Play con l’intervento “Arte che Passione” si è aperto sulle note dell’inno ucraino, suonato dagli studenti della “Simphonic Band Turrisi Colonna“, diretta dai maestri Giuseppe Enrico Giunta e Michele Netti con i ballerini della Compagnia di danza “Bellini Ballet” diretta da Giusy Vittorino, impegnati in coreografici passi di danza e vestiti di giallo e blu cioè i colori dell’Ucraina.

Un inno alla solidarietà coniugato alle pari opportunità grazie agli interventi della Legge 285 che hanno permesso a ragazze e ragazzi in condizioni di svantaggio economico, ma con particolare talento artistico di studiare musica e danza.

Uniniziativa di grande valenza sociale e culturale che ha dato modo a tanti giovanissimi talenti di esprimere arte e bellezza unite a partecipazione e solidarietà” ha affermato l’assessore Lombardo.

Il progetto lascia un’impronta nel cuore della durata di 36 mesi e prevede una volta al mese in piazza I Vicerè, nel quartiere Canalicchio, varie attività tra mostre cui performance musicali e proiezioni video con il coinvolgimento della comunità locale di taglio aggregativo e ludico-culturale.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di facilitare occasioni di incontro, di intrattenimento, di socializzazione tra i giovani e le famiglie del quartiere; favorire la progettualità dei minori; rafforzare le capacità genitoriali all’interno dei nuclei familiari, in particolare di quelli in difficoltà, con la metodologia della peer education, strategia educativa che si basa su un processo di trasmissione di esperienze e conoscenze tra i membri di un gruppo di pari.