A Camporotondo Etneo il presepe di Agata Galatà come simbolo di pace, solidarietà e speranza

A Camporotondo Etneo il presepe di Agata Galatà come simbolo di pace, solidarietà e speranza

CAMPOROTONDO ETNEO – Inaugurato sabato scorso nella chiesetta del Purgatorio a Camporotondo Etneo, alla presenza del sindaco Filippo Rapisarda e del parroco della locale chiesa padre Antonino, il presepe realizzato, a titolo gratuito, dalla maestra d’arte presepiale Agata Galata.

Nata a Misterbianco, ma come ama definirsi lei camporotondese di adozione, la signora Agata, insegnante di scuola elementare, ha fatto dell’amore per la arte sacra quasi una missione di vita fina dal 1997, data della sua prima esposizione proprio qui, guarda caso, a Camporotondo Etneo.

Opere uniche le sue che afferiscono a una innata capacità di trattare con la stessa maestria la scultura così come la pittura trasformando inoltre, da qualche anno a questa parte, i manichini in personaggi tipici del presepe. Ed è d’impatto la sua ultima creazione esposta nella chiesetta che incontriamo appena dopo l’ingresso principale del paese etneo, un presepe composto da personaggi ad altezza naturale che indossano tessuti rigorosamente ricamati a mano che, da stoffe semplici, sono stati trasformati in ricercati, policromi, vestiari d’epoca.

Non guasta, inoltre, un gradito tocco di sicilianità negli oggetti ordinatamente disseminati su tutta la scena che, insieme agli agrumi e ad altri prodotti della nostra terra, ci restituiscono un ideale, intenso, legame tra la nostra Sicilia e la Natività.

Piacevolmente disorientante lo sguardo verosimilmente “reale” del Bambin Gesù, così come l’Angelo che spicca alle sue spalle e i cui tratti del viso disegnano lineamenti dalle indubbie moderne fattezze, odierni richiami somatici riscontrabili in quasi tutti i volti degli altri personaggi per un moderno e antico che si coniugano in un azzardato connubio, coraggiosa scelta dell’artista utile anche per ricordarci l’atemporalità del senso ultimo del presepe.

Imponenti, più di ogni altro personaggio, i tre Re Magi quasi a consacrare, con la loro preponderante fisicità, i tre sapienti ruoli e simboli rappresentati come la regalità, la natura divina e la passione di Cristo. Ed è così che la visione d’insieme diventa, per forza di cose, superiore perfino alle peculiarità delle singole parti.

Oltre al rispetto di una tradizione con la realizzazione di un elemento imprescindibile del Natale come il presepe, ci tiene a precisare Agata Galatà, questo lavoro artistico “deve essere foriero di un messaggio di amore e solidarietà per il nostro prossimo attraverso la fede religiosa e che ciò possa infondere nell’anima sentimenti di pace e speranza”.

La mostra resterà aperta dal 09/12/2023 fino al 09/01/2024 con i seguenti orari: festivi 10-12,30/16-19,30; feriali 11-13/16,30-19.

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