Ville nel Catanese sotto assedio: sgominata banda tra Cibali e Nesima. FOTO e VIDEO

CATANIA – Credevano di averla fatta franca, ma questa mattina sono finiti con le manette ai polsi. Parliamo dell’esito delle indagini flash relative al furto, avvenuto lo scorso 28 marzo in una grande villa nella zona di Guardia Mangano, commesso da 5 catanesi, residenti tra Cibali e Nesima.

Proprio questa mattina, infatti, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha arrestato 5 persone:

  • Giuseppe Di Stefano, 36 anni
  • Umberto Minnella, 22 anni
  • Antonino Pio, 27 anni
  • Salvatore Faro, 26 anni
  • Davide Leanza, 41 anni

Per Minnella è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

L’accusa che pende sulla testa dei 5 ladri è quella di  furto pluriaggravato (furto in villa), ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, in concorso tra loro.

Le indagini, eseguite dal commissariato di pubblica sicurezza di Acireale, sono iniziate immediatamente dopo il furto. 

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Il modus operandi del gruppo criminale era sempre lo stesso: prima si individuava l’obiettivo da colpire, nel caso specifico la villa da svaligiare, e poi si stabiliva quando e come agire tenendo conto di fattori come l’orario, la presenza di persone nelle vicinanze e la possibilità di essere controllati da forze dell’ordine in servizio.

Proprio per questo motivo la scelta si è concentrata su una zona isolata o, comunque, non centrale e poco abitata.

In sostanza è successo che 5 uomini, il 28 marzo, appunto, sono entrati nella villa coperti da passamontagna, ed hanno rubato orologi “rolex”, giubbotti griffati e gioielli.

Da lì è scattata “la caccia all’uomo” e l’attenzione è stata concentrata nelle zone esterne alla città in orari serali e notturni.

Nel corso di uno di questi servizi, esattamente una settimana dopo il furto, una pattuglia del commissariato ha intercettato una Mercedes, che la banda aveva noleggiato, a bordo della quale viaggiavano 5 individui sospetti. Immediatamente è scattata la perquisizione personale e della macchina, dove sono stati scoperti, nascosti sotto i sedili anteriori, alcuni scaldacollo, guanti da lavoro e dei cacciavite.

Il collegamento degli agenti è stato immediato, così sono state anche effettuate delle perquisizioni nelle case dei malviventi, che abitano nella zona Cibali-Nesima.

L’apertura del vaso di Pandora ha portato alla scoperta di decine di migliaia di euro di refurtiva tra bracciali, pellicciotti, giubbotti, orologi e anche 2 computer portatili, considerato come il “bottino” di un furto commesso nella zona di Viagrande il 22 febbraio.