“Vi racconto come ho perso i soldi con Windjet. Dovevo partire il 12 agosto 2012”

CATANIA – “Mi ricordo ancora quell’esatto momento in cui stavo attaccato al telefono ma nessuno più mi rispondeva. Cercavo di andare sul sito ma risultava oscurato… insomma c’era il vuoto, non sapevo con chi parlare per capire come dovevo recuperare i miei soldi”.

Ottocento euro “buttati” così… senza un perché se non per le scelte nefaste di una compagnia aerea, la Windjet, sull’orlo del fallimento. Ma nessuno chiaramente lo sapeva.

Era il 2012, Antonio Marchetta, odontoiatra catanese di 28 anni, in quel periodo viveva a Torino e come tutti i siciliani che vivono fuori aspettava le ferie per rientrare a casa. Sceglie, così, di acquistare un carnet Windjet, spende appunto circa 800 euro e prenota il primo volo: 12 agosto 2012.

Ore 10, Antonio è già in aeroporto, circa un’ora dopo avrebbe dovuto prendere il volo. Ma passano pochi istanti e arriva la comunicazione: “Informiamo i signori passeggeri che gli aerei Windjet sono bloccati a Catania, le tratte sono annullate”.

“Si, esatto – sottolinea Antonio Marchetta – ci dissero proprio che il nostro volo era stato fermato a Catania dalla polizia”. Quel 12 agosto 2012, infatti, la compagnia aerea sospese i voli per problemi finanziari lasciando a terra migliaia di passeggeri e senza lavoro circa 500 dipendenti. 

“Alitalia ci ha riprotetto e dalle 11 ricordo che partii alle 18. Nei giorni successivi leggevo che essendo fallita la società non ci avrebbero mai rimborsati ed effettivamente così fu, anche perché ho tentato milioni di volte di mettermi in contatto con loro nei giorni successivi ma nessuno rispondeva più. In sostanza del mio carnet non ho utilizzato neanche un volo“. 

Passeggeri confusi e arrabbiati… sostanzialmente truffati e abbandonati. Lo stop dei voli in quei giorni mandò in tilt diversi aeroporti italiani. Fra class action e forum di discussione furono pochissimi coloro che riuscirono ad avere indietro anche solo una piccola percentuale del denaro speso… e c’è stato anche chi ha desistito apprendendo la notizia che il rimborso nella maggior parte dei casi si sarebbe aggirato intorno al 5%. In soldoni le spese per intentare un processo sarebbero state più del risarcimento. Qui prodest? Ecco a voi la grande truffa Windjet