CATANIA – La vertenza Ottimax del Gruppo Bricofer a Catania si sta complicando. L’azienda sta ora contestando le dimissioni presentate dai lavoratori iscritti alla Cgil “per giusta causa“, requisito fondamentale per ottenere la Naspi, l’assegno di disoccupazione.
La situazione è stata comunicata dalla Filcams Cgil di Catania.
Il punto sulla vertenza Ottimax
A metà marzo, Ottimax aveva annunciato la chiusura del punto vendita di Catania (San Giuseppe La Rena – ex Auchan), citando “motivazioni di natura economica“. Inoltre, l’azienda aveva negato la cassa integrazione e aveva comunicato il trasferimento al centro-nord dei 35 lavoratori di Catania.
Le parole del segretario generale della Filcams di Catania, Davide Foti
“È normale che le dimissioni per giusta causa siano una soluzione possibile per i lavoratori trasferiti oltre i 50 km. Tuttavia, Ottimax ha inviato una nota all’INPS in cui sostiene che queste dimissioni sono da considerarsi volontarie, mettendo così in discussione il diritto alla Naspi. Questo è un ennesimo atto discriminatorio e denigratorio nei confronti dei lavoratori Ottimax iscritti alla Filcams Cgil“.
Il caso nazionale di Ottimax
In passato, Ottimax è stata oggetto di controversie e critiche. Secondo quanto riportato nel febbraio 2023 dal Corriere della Sera, la casa madre e l’holding del gruppo, Bricofer, proprietaria di Ottimax, sono state indagate per evasione dell’IVA per milioni di euro. In Sardegna, i lavoratori si sono trovati di fronte a un cambio di contratto che ha comportato la perdita di diverse migliaia di euro al mese attraverso l’applicazione di un CCNL privato. Tali azioni dimostrano una visione imprenditoriale miope che non tiene conto dei diritti dei lavoratori.
La Filcams Cgil segnalerà il caso alla Procura della Repubblica e a tutte le istituzioni che dovrebbero garantire i diritti dei lavoratori in ogni ambito.