CATANIA – Tra le 94 strutture sanitarie che oggi hanno ricevuto il riconoscimento da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023), volta ad individuare i centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata, vi è il Team multidisciplinare del Garibaldi-Nesima che coinvolge l’UOC di Urologia, diretta dal professor Mario Falsaperla, l’UOC di Oncologia Medica, diretta dal dottor Roberto Bordonaro, l’UOC di Radioterapia, diretta dal dottor Alberto Rosso, l’UOC di Anatomia Patologica, diretta dal dottor Giovanni Bartoloni, l’UOC di Radiodiagnostica, diretta dal dottor Vincenzo Magnano di San Lio e la Psico-oncologa di supporto dottoressa Luigia Carapezza.
Il tumore alla prostata è, infatti, una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564mila le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19 per cento dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36mila nuove diagnosi.
Tra gli scopi del Bollino Azzurro vi è quello di segnalare le strutture che favoriscono un approccio multidisciplinare nel trattamento di questa malattia, attraverso trattamenti personalizzati e innovativi e tramite la collaborazione tra diversi specialisti, quali urologo, radioterapista, oncologo medico, patologo, radiologo, medico nucleare, psicologo.
Gli obiettivi invece sono: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore alla prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.
“Questa prima edizione del Bollino Azzurro – ha affermato Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda – che ha visto la partecipazione di 155 strutture italiane, rinnova il nostro impegno nel coinvolgere sia la popolazione maschile che quella femminile sulle tematiche relative alla salute e in particolare sul tumore alla prostata“.
“I centri che hanno ottenuto il Bollino Azzurro – prosegue – costituiranno una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose e offriranno alla popolazione l’opportunità di essere correttamente informata attraverso campagne di comunicazione mirate e di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate. Il riconoscimento del Bollino Azzurro rappresenta quindi un significativo punto di partenza per il potenziamento dei servizi in ottica multidisciplinare“.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda, fra cui figurano i nomi di Giario Conti, segretario SIURO, Orazio Caffo, direttore Oncologia medica, APSS Trento presidio ospedaliero S. Chiara e Rolando Maria D’Angelillo, direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma.
“Questo riconoscimento internazionale – ha detto Fabrizio de Nicola, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – rappresenta il frutto di un grande lavoro di squadra della nostra azienda ospedaliera, dove rileva il contributo di numerosi protagonisti, siano essi sanitari, tecnici o amministrativi. L’alta specializzazione e la multidisciplinarietà sono elementi imprescindibili della nostra azione sul territorio, che vede nel paziente il punto di riferimento principale di ogni singolo programma“.
La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollini Rosa di Fondazione Onda. La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 10 domande, volte a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi.
Tra queste, 5 fanno riferimento a requisiti definiti essenziali dalla commissione, cioè: il numero medio di nuovi casi di tumore alla prostata trattati dalla struttura che deve essere superiore a 100, l’offerta di un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, il core team composto da urologo, oncologo medico e oncologo radioterapista, a cui devono aggiungersi l’anatomo patologo e lo specialista in diagnostica per immagini.
Infine, risulta fondamentale la partecipazione a sessioni e programmi di aggiornamento in tema di tumore alla prostata. Sulla base di questi criteri, 94 strutture hanno ottenuto il riconoscimento.
Il 18 marzo prossimo, dalle 8,30 alle 13,30 all’Arnas Garibaldi si svolgerà l’H-Open Weekend, con visite e consulenze gratuite per il tumore alla prostata. Sarà possibile prenotare scrivendo a urologiaarnasgaribaldi@gmail.com.