Terremoto di Santo Stefano: per INGV è stato l’evento più energetico avvenuto sull’Etna negli ultimi 70 anni

Terremoto di Santo Stefano: per INGV è stato l’evento più energetico avvenuto sull’Etna negli ultimi 70 anni

CATANIA – Il forte terremoto di magnitudo 4.9 che si è registrato nella notte di Santo Stefano, con epicentro a Viagrande, è stato l’evento più energetico avvenuto sull’Etna nel corso degli ultimi 70 anni. A scriverlo sono gli esperti dell’INGV che hanno pubblicato sul blog INGVterremoti un’analisi dettagliata del sisma che ha provocato danni e sfollati, in particolare tra Fleri e Pennisi.

Il forte sisma è stato il più forte di un lungo sciame distribuito durante gli ultimi giorni di dicembre, contraddistinto anche da una breve ma intensa eruzione dell’Etna. Nell’articolo viene analizzato anche il fenomeno della fagliazione superficiale, che si verifica di norma in presenza di eventi sismici pari o superiori a una magnitudo 6.

Quella documentata in provincia di Catania rappresenta tuttavia un’eccezione, in quanto avvenuta in un’area vulcanica. Nella nostra zona, infatti, i terremoti sono solitamente più superficiali e producono lo stesso fenomeno anche in occasione di magnitudo inferiori.

Il terremoto del 26 dicembre, registrato sulla faglia di Fiandaca, è avvenuto in un punto dove sono attive le cosiddette faglie della Timpa che producono un movimento del fianco orientale dell’Etna verso est. Nei giorni seguenti al sisma dicembrino, l’INGV ha catalogato oltre 900 punti di osservazione lungo la faglia, procedendo anche a riprese aeree. Tra gli effetti della fagliazione si annovera lo squarcio avvenuto tra Aci Catena e Monte Ilice.