SAN GIOVANNI LA PUNTA – “Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè?” cita il testo della canzone “Hanno ucciso l’uomo ragno” degli 883.
Uno spunto frivolo, in parte riadattabile a ciò che è accaduto questa mattina a San Giovanni La Punta.
Qualcuno è andato lì, alle 6, in via D’Aosta per ucciderlo ma ha mancato il bersaglio. Dei tre colpi di fucile, infatti, due hanno centrato una spalla e uno è andato a vuoto. A chi ha pestato i piedi il cinquantaquattrenne Rosario Alì?
In paese già si è sparsa la voce e questa è proprio la domanda che in molti si pongono. “Viene a comprare qualcosa da noi ogni tanto. Per come lo conosco è una persona cordiale e solare”. Afferma il gestore di un negozio di alimentari di via D’Aosta.
“Non riesco a immaginare che qualcuno possa avercela con lui – incalza l’esercente – A me ha sempre fatto una buona impressione”.
E di una “persona tranquilla” parlano un po’ tutti in paese. L’uomo che adesso è ricoverato al Cannizzaro, è un dipendente comunale e fa il giardiniere. Vive con la mamma, una compagna e due figli.
“Siamo caduti dalle nuvole stamattina quando abbiamo appreso la notizia, credo che, conoscendolo non se lo aspettava nessuno. Ci risulta difficile pensare che abbia fatto del male a qualcuno”.
Anche il sindaco Giovanni Bellia è intervenuto sulla vicenda: “Dispiaciuti per quanto accaduto stamani. Per quanto ci risulta è sempre stato una persona rispettosa, diligente e attento nel suo lavoro. Sicuramente i motivi potrebbero essere riconducibili alla sfera personale del dipendente”.
E intanto San Giovanni La Punta stamattina si è svegliata così: tre colpi di fucile, un ferito, un killer e un’auto crivellata.
Sono scattate le indagini per chiudere il cerchio di un tentato assassinio dai contorni molto sfumati e al momento non si esclude nessuna pista per dare la caccia al killer.