Succede a Catania e provincia: 9 dicembre MATTINA

CATANIA – Polizia e carabinieri: ecco i fatti di cronaca più importanti della giornata

  • Nella serata di ieri, personale delle volanti ha arrestato il pregiudicato catanese Giuseppe Gagliano, 35 anni, per cessione e detenzione di sostanza stupefacente. In particolare, intorno alle ore 23,40, i poliziotti hanno effettuato un controllo nel quartiere di Librino in viale Grimaldi (all’altezza del civico 18), conosciuta come piazza di spaccio del capoluogo, e hanno notato in lontananza un’auto modello Citroen C3, di colore grigio, ferma con i fari accesi puntati in direzione opposta al senso di marcia, con accanto un soggetto che parlava con chi si trovata a bordo della macchina. Avendo capito che si stava svolgendo un’attività illecita di spaccio, gli agenti hanno invertito il senso di marcia,  e percorso a piedi il tratto che costeggia la parte posteriore dei palazzi che si trovano in viale Grimaldi. Dopo circa un centinaio di metri, uno dei poliziotti, individuata una posizione privilegiata, è riuscito a vedere l’uomo che si allontanava dall’auto, mentre un altro poliziotto, ben nascosto, ha scorto l’uomo che si chinava per terra e prelevava qualcosa, per poi ritornare indietro verso l’auto, rimasta ancora ferma in attesa. Gli agenti sono pure riusciti a beccare il momento dello scambio. Così i poliziotti sono intervenuti ed hanno fermato i due agenti. Per terra veniva rinvenuta, dentro una ciotola per cani, una busta in plastica con all’interno 24 involucri di droga, confezionati con carta d’alluminio, contenente sostanza stupefacente presumibilmente del tipo “marijuana”. L’uomo bloccato, identificato per il citato Gagliano, a seguito di perquisizione veniva rinvenuta la somma di 55 euro, in banconote di piccolo taglio, quale presunto provento dell’attività di spaccio. Lo spacciatore e i due acquirenti, sono stati accompagnati negli uffici della questura per gli adempimenti di rito. I due acquirenti sentiti, confermavano quanto già accertato dai poliziotti, vale a dire di avere acquistato una dose di “marijuana” dall’uomo fermato al prezzo di 5,00 euro e venivano segnalati alla Prefettura per uso personale di sostanza stupefacente. Per questo Gagliano è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente e su disposizione del Pubblico Ministero di turno collocato presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della direttissima fissata per la mattinata odierna. Nel pomeriggio della medesima giornata, un’altra volante effettuava un mirato controllo nel quartiere di “San Giovanni Galermo”, noto per lo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare in via Adone, all’altezza del civico 14, all’interno di un vano in muratura, chiuso da una porta in ferro, ricavato in un sottoscala, veniva rinvenuta una busta bianca in cellophane, con all’interno un’altra busta in carta, con dentro 31 involucri di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, per un peso complessivo di circa 45 grammi, che veniva sequestrato a carico d’ignoti.

  • La vittima, bracciante agricola di 41 anni residente a Maniace, lo scorso ottobre aveva contattato on line il venditore – un 26enne di Rezzato (BS) – perché interessata all’acquisto di una impastatrice. Concordato il costo della compravendita, equivalente a 250 euro, la donna ha saldato la somma dovuta tramite la ricarica di una postepay indicata dal venditore. Questi, incassato il denaro e non rispettando i termini contrattuali, non ha spedito il prodotto ed ha fatto perdere le proprie tracce. La poveretta non ha potuto far altro che chiedere aiuto ai carabinieri denunciando i fatti accaduti. Grazie ad una serie di riscontri investigativi, anche di natura bancaria, i militari sono riusciti ad identificare il truffatore, già gravato da specifici precedenti di polizia e a denunciarlo per Truffa all’autorità Giudiziaria.
  • Nella notte tra il 17 ed il 18 luglio del 2015 in Via Piave a Grammichele divampò un incendio di vaste proporzioni che coinvolse 13 auto parcheggiate davanti a un’officina meccanica. Sul posto, oltre ai carabinieri della locale Stazione, intervennero i Vigili del Fuoco di Caltagirone che riuscirono a domare le fiamme evitando ulteriori conseguenze. I primi rilievi eseguiti sul luogo dell’incendio permisero ai militari di recuperare una calzatura e delle bottiglie di plastica contenenti tracce di benzina. La successiva analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza attive in zona, consentirono di identificare i due piromani che, proprio un’ora prima del misfatto, si erano fermati con la propria auto presso il distributore ENI di Via De Pretis dove avevano riempito le bottiglie di benzina e, come si vide chiaramente nelle immagini, uno dei due indossava le calzature identiche a quella ritrovata sul luogo dell’incendio. Tali incontrovertibili fonti di prova, sottoposte al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, consentirono in prima battuta l’arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere di Emanuel Di Stefano, 21anni, catturato a Milano il 6 giugno scorso e ieri del fratello Frenk Di Stefano, 22 anni, a cui il provvedimento è stato notificato nel carcere di Sciacca dov’é ristretto per altra causa. Per entrambi l’accusa è di incendio doloso.