Succede a Catania e provincia: le operazioni di oggi di polizia e carabinieri

Succede a Catania e provincia: le operazioni di oggi di polizia e carabinieri

CATANIA – Di seguito le operazioni del giorno effettuate da polizia e carabinieri a Catania e provincia.

Anticrimine Oggi

Pusher arrestato a San Berillo

Durante un servizio straordinario di controllo del territorio, coordinato dal Commissariato di pubblica sicurezza “Centrale”, è stato arrestato un cittadino senegalese di 32 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’operazione ha coinvolto anche unità cinofile antidroga dell’UPGSP.

L’azione mirava a contrastare l’attività di spaccio nel rione San Berillo, con controlli effettuati in orari diversi rispetto agli interventi precedenti, al fine di individuare e neutralizzare i punti deboli dei soggetti coinvolti.

Durante il servizio, gli agenti hanno chiuso le vie di fuga e utilizzato un cane antidroga di nome Maui. In seguito all’intervento del cane, un uomo ha tentato di disfarsi di diversi involucri, gettandoli per terra dal suo marsupio. Tuttavia, è stato prontamente fermato.

Nel corso dell’operazione, sono stati recuperati due panetti di hashish, uno contrassegnato con il marchio “Nutella” e l’altro con la scritta “Donna”, rispettivamente del peso di 83 e 90 grammi, oltre a due involucri contenenti complessivamente 45 grammi di marijuana. Inoltre, sono stati sequestrati 14 involucri di crack pesanti 2,74 grammi e la somma di 47 euro, provento dell’attività di spaccio.

Successivamente, durante una perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto ulteriore materiale stupefacente nel bagno, tra cui quattro panetti di hashish identici a quelli gettati per terra. In un bidone è stata trovata una busta contenente 450 grammi di marijuana, insieme a carta stagnola, bilance elettroniche e coltelli, tutto sequestrato come materiale probatorio.

 

In aggiunta, all’interno dell’auto del soggetto è stato rinvenuto e sequestrato un machete lungo 47 cm, motivo per cui è stato denunciato in stato di libertà per detenzione abusiva di arma.

Il 32enne è stato condotto negli uffici della Polizia Scientifica per ulteriori accertamenti e poi al Commissariato “Centrale”, dove è stato dichiarato in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il Sostituto Procuratore di turno ha disposto il suo trasferimento nel carcere di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione ha permesso il rinvenimento di ulteriori sostanze stupefacenti in diverse aree del rione, e i controlli straordinari continueranno per prevenire reati quali rapine e furti, che spesso alimentano il mercato dello stupefacente.

Arrestato pusher al Villaggio Sant’Agata

Durante un servizio straordinario di controllo del territorio, i carabinieri della Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato un pusher catanese di 36 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, precisamente cocaina e crack.

I militari hanno effettuato un mirato controllo su strada in via Della Capinera, nel quartiere del Villaggio Sant’Agata, individuando e arrestando il 36enne che era solito muoversi velocemente a bordo della sua auto nel quartiere. Durante l’intervento, i carabinieri hanno bloccato l’uomo mentre era fuori dalla sua auto intento a consumare un gelato. Precedentemente, lo avevano visto entrare ed uscire da un edificio noto per attività di spaccio.

Durante la perquisizione sulla persona del soggetto, gli agenti hanno trovato un involucro di crack nascosto negli indumenti intimi, con un peso totale di 4 grammi, e un bilancino di precisione ancora contaminato con sostanza bianca. Successivamente, una perquisizione dettagliata dell’auto dell’uomo, una Citroen C3, ha portato al ritrovamento di un altro involucro contenente circa 13 grammi di cocaina nascosto in un cassetto estraibile sotto il sedile lato passeggero anteriore, oltre a una busta con 3 confezioni di crack pesanti circa 39 grammi in totale.

La droga, insieme al bilancino, è stata sequestrata e il pusher è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto e stabilito l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Chiosco di Riposto ristrutturato senza autorizzazione

Erano evidentemente iniziati, già da qualche giorno, i lavori di ristrutturazione di un chiosco posizionato in un’area di Riposto nei pressi del porto, sottoposta a vincolo paesaggistico.

I carabinieri della locale stazione, collaborati dai Funzionari dell’Area tecnica del Comune e a personale della Polizia Municipale hanno deciso, nel pomeriggio, di andare ad accertare la regolarità dei citati lavori. Avuto accesso all’area di cantiere, aperta dal titolare, un 29enne ripostese, i tecnici hanno avviato il sopralluogo accertando come l’area, già data in concessione dal comune, era oggetto di lavori di ristrutturazione e ampliamento senza alcuna autorizzazione. Presenti nel cantiere, peraltro, anche i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania che hanno identificato oltre al titolare dell’impresa edile incaricata dei lavori, un 55enne del posto, anche due suoi lavoratori, questi privi di regolare contratto di lavoro, tale circostanza, ha comportato al titolare della ditta di ristrutturazione, sanzioni amministrative previste per lavoro “in nero” per un importo pari a 7.800 euro. Sono stati inoltre recuperati contributi previdenziali ed assistenziali pari a 1.000 euro.

In particolare, rispetto alla struttura originaria a forma circolare di circa 50 mq, il proprietario del chiosco aveva fatto realizzare un’altra struttura precaria, semicircolare, di dimensioni di circa 1mt per 2,50. Tale struttura, già installata con materiale coibentante era stata anche coperta con lo stesso materiale. L’area interna dell’attività, poi, presentava parte del pavimento già smantellato e in fase di rifacimento.

Il giovane non ha saputo esibire alcuna autorizzazione da parte della Soprintendenza che, trattandosi di area sottoposta a vincolo paesaggistico, deve rilasciare il previsto nulla osta, né tantomeno, da parte degli uffici competenti del Comune di Riposto. Ultimate le operazioni di verifica descritte, appurato che il 29enne, mediante le predette opere abusive, aveva cagionato l’alterazione delle bellezze naturali sottoposte a vincoli ambientali e paesaggistici, l’intera area è stata sottoposta a sequestro, per evitare più gravi conseguenze.

L’uomo è stato quindi denunciato dai carabinieri per “abusivismo edilizio”, “occupazione abusiva di parte di area comunale” e “deturpazione di cose altrui”.

Caso di violenza a Bronte

La Procura della Repubblica, nel contesto delle indagini su un 29enne di Bronte accusato di “maltrattamenti in famiglia“, ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania l’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’applicazione del “braccialetto elettronico”, eseguita dai carabinieri della locale Stazione.

L’indagine preliminare, ancora in fase iniziale senza contraddittorio con l’indagato, ha evidenziato il comportamento violento e prevaricatore dell’uomo nei confronti della sua compagna 30enne, soprattutto in presenza della loro giovane figlia. Dal mese di gennaio di quest’anno, il 29enne avrebbe aumentato la sua aggressività, culminando in un episodio in cui avrebbe minacciato la donna con un coltello puntato alla gola, sempre davanti alla bambina.

Questi comportamenti hanno spinto la convivente a interrompere la relazione, lasciando la casa familiare. Tuttavia, il 29enne avrebbe continuato a minacciarla, affermando di possedere una pistola con nove proiettili. Solo di recente la donna ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri, raccontando di essere stata oggetto di violenze fisiche durante la gravidanza, di essere stata picchiata per gelosia e addirittura di aver subito tentativi di strangolamento con una cintura.

La loro figlia di 6 anni, vittima involontaria della situazione familiare disfunzionale, ha descritto alla nonna materna il clima di terrore in cui ha vissuto, decidendo di rimanere con il padre quando la madre ha lasciato la casa, temendo le conseguenze se il padre si fosse arrabbiato.

Le indagini dei carabinieri hanno confermato le accuse della vittima, supportate dal ritrovamento di due pistole a salve con munizioni, elementi che hanno rafforzato il caso a carico del 29enne destinatario della misura cautelare.

Coi proiettili nella valigia

Il personale della Polizia di Frontiera di Catania, durante i controlli rinforzati all’aeroporto cittadino, ha scoperto un passeggero in possesso di cinque cartucce di grosso calibro, non esplose, occultate nel proprio bagaglio.

Il fatto è avvenuto la mattina dell’11 giugno scorso, quando un uomo di 50 anni si preparava per un viaggio aereo verso un paese europeo. Durante i controlli di sicurezza, le cartucce sono state trovate nel suo bagaglio senza che fosse in grado di giustificare il possesso legale delle stesse.

Di conseguenza, il passeggero è stato denunciato in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Catania, con l’accusa di possesso illegale di munizioni. Le cartucce sono state poste sotto sequestro.

Controlli tra Acireale e Aci Castello

Durante un recente controllo straordinario coordinato dal Commissariato di pubblica sicurezza di Acireale, insieme al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale di Catania, al personale della Polizia amministrativa della Questura di Catania e all’Azienda Sanitaria Provinciale della Polizia municipale, sono state rilevate gravi irregolarità amministrative e carenze igienico-sanitarie in alcuni esercizi commerciali.

In un chiosco situato nella zona Stazione di Acireale, sono state accertate varie violazioni, tra cui l’occupazione abusiva del suolo pubblico e la mancanza di concessione per l’esercizio. Inoltre, sono state riscontrate condizioni igienico-sanitarie precarie. Come risultato, sedie e tavolini sono stati sequestrati e al titolare del chiosco è stata comminata una sanzione di 5.000 euro.

I controlli sono poi proseguiti presso un altro locale nel centro di Acireale, già oggetto di segnalazioni per musica ad alto volume fuori dagli orari consentiti. L’Azienda Sanitaria Provinciale ha rilevato un’ulteriore irregolarità riguardante l’utilizzo di un locale destinato a spogliatoio, ma adibito invece a deposito. Il titolare è stato multato con 1.000 euro per questa infrazione. Ulteriori verifiche sono in corso per verificare la regolarità del locale riguardo all’occupazione del suolo pubblico e agli adempimenti relativi alla Siae e alla Scia per l’intrattenimento musicale.

Durante i controlli, sono stati identificati anche numerosi avventori di altri locali, con particolare attenzione alla presenza di pregiudicati. Questa circostanza potrebbe portare all’applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che permette al Questore di disporre la chiusura temporanea di esercizi pubblici abituali ritrovi di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza.

Inoltre, sono stati istituiti diversi posti di controllo lungo il territorio acese, con il risultato di controllare 184 persone e 77 veicoli. Durante questi controlli sono state elevate 9 contravvenzioni per un totale di 2.817 euro. Le sanzioni riguardano principalmente la mancata revisione periodica dei veicoli con conseguente sospensione dalla circolazione, la mancata esibizione dei documenti durante i controlli e l’utilizzo del cellulare mentre si guida.

Tentato furto in un supermercato

Durante i servizi di controllo del territorio nel pomeriggio, gli agenti delle Volanti della Questura di Catania sono intervenuti presso un noto supermercato situato in viale Regina Margherita, in risposta a una segnalazione di furto pervenuta alla sala operativa.

Secondo la segnalazione, l’autore del furto è stato descritto come un giovane alto circa 1,90 metri, indossante una maglietta blu e pantaloncini grigi. Dopo aver commesso il furto, si era allontanato dirigendosi verso Villa Bellini.

Arrivati sul posto, gli agenti hanno appreso dal responsabile del supermercato che il giovane, accompagnato da una donna, era stato visto oltrepassare le casse senza aver effettuato alcun acquisto. Il personale del negozio, sospettando del loro comportamento, aveva chiesto all’uomo di mostrare il contenuto dello zaino, dove sono stati trovati due lattine di una bevanda energetica.

Subito dopo, il giovane ha reagito in modo aggressivo, rivolgendo diverse ingiurie al responsabile del supermercato.

Grazie alle descrizioni fornite, gli agenti hanno individuato l’uomo davanti all’ingresso del giardino pubblico, sul lato via Etnea, in compagnia della donna. A questo punto è stato fermato, identificato e risulta essere un 26enne catanese con precedenti penali e senza fissa dimora.

Il responsabile del supermercato ha presentato denuncia formale, e il giovane è stato denunciato in stato di libertà per il reato di tentato furto.