CATANIA – Ecco le operazioni più importanti effettuate dai carabinieri a Catania e provincia:
- I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Caltagirone, coadiuvati dai colleghi della locale stazione e del nucleo cinofili di Nicolosi, hanno arrestato il 29enne di origini albanesi Valter Hoxha, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività info-investigativa svolta aveva permesso ai militari di apprendere che il giovane gestiva una fiorente attività di spaccio nella sua abitazione. I carabinieri, si sono quindi recati di buon’ora nella sua abitazione. Il giovane si è attardato nell’aprire la porta, cosa che ha sin da subito fatto insospettire gli operanti. L’albanese, una volta aperta la porta, ha però constatato con rassegnazione la presenza di Zero e Reily, cani antidroga, tentando di evitare l’ulteriore perquisizione e consegnando spontaneamente un involucro termosaldato contenente una dose di cocaina “apparentemente” per uso personale. La perquisizione effettuata dai militari, con il supporto dei cani, si è estesa anche al piano superiore il cui balcone era prospicente un’abitazione in disuso. Sul tetto di quest’ultima, il giovane aveva precedentemente lanciato un sacchetto di plastica contenente circa 35 grammi di marijuana, 21 dosi di cocaina e, soprattutto, un foglietto con l’annotazione dei nomi dei clienti e delle movimentazioni relative alla vendita delle sostanze stupefacenti. L’arrestato, al termine dell’espletamento delle formalità di rito, è stato associato al carcere di Caltagirone.
- I carabinieri della stazione di Militello in Val di Catania e dello squadrone eliportato cacciatori “Sicilia” hanno arrestato 3 uomini, rispettivamente padre e due figli di 72, 44 e 46 anni, poiché ritenuti responsabili in concorso di detenzione illegale di armi da guerra, di armi clandestine e di armi comuni da sparo, nonché di munizionamento. L’attività dei militari, svolta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Caltagirone guidata dal dottor Giuseppe Verzera, aveva consentito di acquisire spunti investigativi volti alla presenza di un arsenale occultato in un’azienda agricola sita in Contrada Garita. I militari si sono recati nell’allevamento per effettuare una perquisizione, nonostante sia l’estensione che l’impervietà dei terreni rendevano di difficile esecuzione. Nonostante ciò e nonostante le assicurazioni degli interessati che affermavano di non nascondere nulla, i militari si sono interessati a un abbeveratoio per gli animali dove era nascosto un bidone di plastica al cui interno sono stati trovati 5 tubi silenziatori per armi da fuoco, 310 cartucce calibro 9×21, 38 e 9 Luger, nonché due contenitori con 850 grammi di polvere da sparo. Il ritrovamento ha così confermato i sospetti dei militari che, in un ulteriore nascondiglio ricavato nella cavità di una parete, hanno scoperto anche una pistola Walther PPK calibro 7,65 con 3 cartucce in due caricatori. Uno degli arrestati, il padre, ha poi consegnato ai militari un mitragliatore marca Feather AT-9 calibro 9×19 nella speranza di evitare un’ulteriore perquisizione, ma l’atteggiamento evasivo di quest’ultimo ha insospettito ancor di più i carabinieri che, sotto un cumulo di fieno, hanno ritrovato un tubo di plastica chiuso ermeticamente al cui interno erano custodite 2 pistole di manifattura artigianale realizzate con tubi idraulici in caibro 6,35 e 9×21, nonché ulteriore munizionamento di vario calibro. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.
- I carabinieri della stazione di Ramacca unitamente a quelli del nucleo operativo della compagnia di Palagonia, hanno arrestato un 28enne e una 25enne del luogo, poiché entrambi ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti. Nello specifico i militari, a seguito di attività info-investigativa, avevano appreso che i due giovani gestivano una fiorente attività di spaccio in casa, dove erano soliti ricevere gli acquirenti. Dopo aver osservato varie cessioni di droga, i carabinieri hanno deciso di intervenire sfruttando l’accesso all’interno dell’abitazione di un ulteriore cliente che è stato trovato in possesso di due dosi di marijuana, motivo per il quale è stato poi segnalato alla competente Prefettura quale assuntore di sostante stupefacenti. Dopo l’accesso dei militari la ragazza, che si trovava al piano superiore dell’abitazione, ha tentato di disfarsi di una busta contenente grammi 95 di sostanza stupefacente di marijuana utilizzando il water che, però, è stata recuperata e sequestrata. L’ulteriore attività di perquisizione ha permesso di ritrovare e sottoporre a sequestro un bilancino di precisione, il necessario materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente, nonché la cospicua somma di 1.985 euro, ritenuti provento dell’attività illecita. Al termine delle formalità di rito i giovani sono stati ristretti agli arresti domiciliari, in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria.