CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dai carabinieri a Catania e provincia:
- i carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato catanese di 35 anni, già destinatario dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per analoghi reati, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari di pattuglia, transitando per via Licciardi, hanno sorpreso l’uomo mentre era intento a nascondere qualcosa sotto una delle autovetture ivi parcheggiate. Dopo averlo fermato e identificato, i carabinieri hanno recuperato sotto la macchina una busta di plastica contenente: 45 dosi di marijuana, un bilancino elettronico di precisione e la somma contante di 30 euro.
La droga e il denaro sono stati sequestrati, mentre l’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari;
- i carabinieri della Stazione Aeroporto Catania Fontanarossa hanno denunciato marito e moglie, entrambi 43enni di Agrigento, poiché ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso. Quel borsone di una famosa griffe d’oltralpe che scorre sul nastro ha attirato l’attenzione della coppia che ha pensato bene di appropriarsene e riporlo nel carrello nascondendolo tra i loro bagagli. Il proprietario del prezioso borsone, un milanese appena giunto in città, dopo aver aspettato inutilmente che il bagaglio scorresse dinanzi i suoi occhi, si è rivolto ai carabinieri di servizio nello scalo etneo i quali, acquisita la denuncia, hanno immediatamente analizzato i filmati registrati dal sistema di video sorveglianza. Riprese che hanno immortalato i due coniugi in azione e che sono servite ai militari per identificarli e rintracciarli. Posti dinanzi le loro responsabilità, non hanno potuto far altro che restituire il bagaglio adducendo una banale scusa: “Ci siamo accorti solo adesso di avere tra le nostre valigie un borsone non nostro“. Il borsone – mancante solo della fascetta adesiva riportante i dati del passeggero – e tutto il suo contenuto sono stati restituiti al legittimo proprietario;
- i carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato di 35 anni e un 57enne, entrambi di Paternò, poiché ritenuti responsabili di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. Le continue battute eseguite dai Cacciatori dell’Arma nelle zone agresti dell’intera provincia etnea, hanno consentito di portare alla luce l’ennesima piantagione di canapa indiana. I due produttori avevano scelto come luogo di coltura un terreno ubicato in contrada Mastrolocchino, agro del comune di Santa Maria di Licodia, dove in quattro diverse porzioni, nascoste dalla fitta vegetazione, i militari hanno rinvenuto e sequestrato 45 piante di canapa indiana. Gli odierni arrestati sono stati osservati dai carabinieri mentre giungevano sul posto a bordo delle loro rispettive autovetture per poi procedere a piedi verso le coltivazioni e cominciare a irrigarle tramite un sistema creato ad hoc. Gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari così come disposto dal giudice in sede di udienza di convalida. Lo stesso organo giudicante ha disposto che venga immediatamente sospesa l’erogazione del Reddito di Cittadinanza che la moglie del 57enne percepiva dallo scorso luglio.