“Lo studio non è poi così importante”: denunciati 13 genitori a Bronte

BRONTE – Scattata la denuncia nei confronti di 13 genitori, di cui 2 stranieri, per inosservanza degli obblighi d’istruzione.

Le risposte dei genitori per giustificare l’abbandono scolastico o la frequentazione saltuaria dei figli sono state a dir poco disarmanti. “Volevamo solo assecondare il volere dei nostri figli” hanno dichiarato o ancor peggio “Lo studio non è poi così importante, meglio un buon lavoro” e chi lo sa, magari in nero.

Sono stati i carabinieri della stazione di Bronte a far emergere gravi problemi di evasione scolastica nel paese etneo. Nel corso dell’anno scolastico 2014-2015 hanno contattato i dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado per individuare casi di inadempienze scolastiche da parte dei minori.

Sono state a questo punto analizzate, caso per caso, tutte le assenze maturate dagli alunni per individuare quelle che, per numero e frequenza, fossero riconducibili alla violazione degli obblighi di istruzione scolastica.

Dopo queste attente verifiche è scattato l’intervento delle istituzioni preposte per l’adozione di idonee misure a tutela dei giovani. 

Insomma, il fenomeno dell’evasione scolastica è ancora molto diffuso e preoccupante, ma sono le scelte lucide dei genitori a risultare ancora più allarmanti dal momento in cui rischiano di compromettere il futuro dei ragazzi e la possibilità di un eventuale riscatto che solo la cultura, si sa, potrebbe essere in grado di dare.