CATANIA – Pina Alberghina, coordinatore Mpa a Catania, si è espressa in merito all’incidente di ieri pomeriggio dove una studentessa universitaria è stata investita alla Circonvallazione di Catania.
Le parole di Alberghina
“La circonvallazione di Catania – dichiara Alberghina – continua ad essere teatro di gravi incidenti. A distanza di un anno dalla morte di Chiara Adorno, investita mentre attraversava sulle strisce pedonali, ieri un’altra studentessa è stata ricoverata in codice rosso al Pronto Soccorso del policlinico”.
“Questo nuovo tragico episodio mette purtroppo in evidenza la necessità, oggi più che mai, di interventi strutturali che una volta per tutte aiutino non solo a prevenire, in questa arteria cruciale della città, tragedie di tal genere, consentendo un attraversamento sicuro di giovani studenti e altri residenti, ma anche a rendere più fluido il traffico in questo tratto dove quotidianamente si registrano ingorghi e rallentamenti”, prosegue.
Le criticità
“Abbiamo in diverse circostanze denunciato le criticità che investono questa parte della città, avanzando diverse proposte per nuovi interventi infrastrutturali, sia in prossimità dell’ingresso del Pronto Soccorso del policlinico che, proprio lo scorso anno, per l’attraversamento pedonale della stessa Circonvallazione. In questo senso si ricorda l’iniziativa del nostro capogruppo Orazio Grasso che ha chiesto il ripristino del cavalcavia di attraversamento. La conferma è giunta purtroppo nella giornata di ieri: l’installazione di semafori e autovelox non ha sortito l’effetto sperato“, conclude.
Cardello: “Attraversare la strada diventa una roulette russa”
“Attraversare la strada in alcuni punti della città sta diventando quasi una roulette russa per i pedoni. Il caso della ragazza investita sulla circonvallazione è solo l’ultimo episodio di una lunga lista che assomiglia ad un bollettino di guerra”.
A sottolinearlo è il consigliere comunale Andrea Cardello. “Solo pochi giorni fa denunciavo la pericolosità del viale Mario Rapisardi dove un altro pedone era stato investito. Adesso, in attesa che la polizia municipale faccia chiarezza sull’episodio del viale Doria, mi domando se non sia il caso di ripristinare il ponte perché gli autovelox non bastano da soli. Oltre a questo bisogna potenziare i controlli nelle strade ad alto rischio da parte dei vigili urbani nelle ore di punta”, conclude.