Stratagemmi e raggiri: le aziende coinvolte nelle truffe al Policlinico

Stratagemmi e raggiri: le aziende coinvolte nelle truffe al Policlinico

CATANIA – Prende il nome di “Calepino” l’operazione condotta dal nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania che vede indagate sei persone per turbata libertà degli incanti, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, concussione e riciclaggio.

L’indagine ha svelato l’esistenza di un circuito corruttivo nella partecipazione di una gara di primaria rilevanza nel settore della sanità pubblica, alimentato da dirigenti medici e rappresentanti o agenti commerciali di note società farmaceutiche.

La gara sopracitata, bandita dal Policlinico Universitario Vittorio Emanuele di Catania, aveva come oggetto l’approvvigionamento triennale di dispositivi medici per urologia, occorrenti alle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie del Bacino della Sicilia Orienjtale.

I principali autori dell’opera illecita sono il prof. Giuseppe Morgia, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia del Policlinico, e Massimiliano Tirri, agente e responsabile commerciale della “C. Bua S.R.L.”.

Quest’ultima è una delle aziende coinvolte nel circuito corruttivo messo in atto dal Prof. Morgia, che creava per i lotti di interesse dei “filtri all’entrata” consistenti nell’affiancare a un prodotto principale da acquistare anche una fornitura di materiali non strettamente collegati al macchinario principale e venduti in Sicilia esclusivamente dall’azienda palermitana “C. Bua S.R.L.”.

Ulteriori esami hanno constatato che in 9 lotti di gara – valore complessivo pari a 8 milioni di euro – la suddetta azienda aveva presentato un’offerta senza concorrenti; successivamente, in altri 14 lotti – valore complessivo inferiore a 3 milioni di euro – ha formulato un’offerta in concorrenza con altre aziende.

Massimiliano Tirri è inoltre ricorso a stratagemmi quasi eclatanti pur di non perdere i lotti di interesse. In gara erano stati inseriti strumenti medici forniti dalla “C. Bua S.R.L.”, questi ultimi erano utilizzabili più volte, nonostante il bando di concorso prevedesse solo strumenti monouso. È stato concordato di alterare il codice di classificazione del prodotto, così da renderlo idoneo all’entrata in gara.

Un’altra impresa che ha preso parte all’opera criminale di Morgia è la “Boston scientific S.P.A.” che ha partecipato alla gara di Bacino con un’offerta di 25 lotti. Mediatore è stato Maurizio Francesco Gattola, che si è impegnato a sostenere finanziariamente la partecipazione di Morgia al più importante convegno mondiale di urologia che si sarebbe tenuto a Boston (USA) nel corrente anno.

Inoltre i due pianificavano l’acquisto, da parte del Policlinico, di alcuni macchinari della “Boston Scientific”, a fronte dei quali Gattola assicurava al Professore la fornitura gratuita di un videocistoscopio portatile, ovvero di un tubo flessibile per endoscopia.

Un ulteriore episodio vede come protagonista la “Omega Pharma S.R.L.” – district manager è Domenico Tramontana –  che ha beneficiato dei rapporti corruttivi insieme alla “C. Bua S.R.L.”. Nello specifico Morgia prescriveva ai propri pazienti 4 integratori prodotti dalla “Omega Pharma”, mentre Tramontana effettuava bonifici per 10 mila euro.

Quest’ultimo prometteva inoltre ulteriore denaro, 12 mila euro, a favore di un’agenzia di viaggi di Catania, la quale metteva a disposizione di Morgia questi fondi per organizzare ed effettuare i viaggi del medico e dei suoi familiari.

L’agenzia, la “Grada viaggi”, serviva a dare un’immagine di legittimità al pagamento di somme formalmente destinate a viaggi per corsi di formazione. In realtà gli amministratori dell’agenzia tenevano conto degli accrediti pervenuti a favore di Morgia, il quale poteva poi utilizzarli secondo le proprie necessità private.