Sorpresa all’aeroporto di Catania, passeggero beccato con cartucce nel bagaglio a mano

Sorpresa all’aeroporto di Catania, passeggero beccato con cartucce nel bagaglio a mano

CATANIA – La detenzione abusiva di armi rappresenta un reato grave, che mette a rischio la sicurezza pubblica e che viene perseguito con determinazione dalle forze dell’ordine.

Il caso del passeggero A.G. denunciato in stato di libertà per detenzione abusiva di tre cartucce calibro 9 mm all’aeroporto di Catania è solo l’ennesimo esempio di come le procedure di controllo della sicurezza siano fondamentali per prevenire situazioni di pericolo.

La Polizia di Frontiera ha dunque denunciato in stato di libertà il passeggero in partenza da Catania alla volta di Pisa. Aveva le cartucce all’interno del bagaglio a mano.

Le suddette munizioni, debitamente sequestrate, sono state messe a disposizione della compente autorità giudiziaria, la quale nel convalidare l’atto probatorio, ne disponeva la loro distruzione.

La normativa in materia di detenzione abusiva di armi

La detenzione abusiva di armi è considerata un reato perseguibile d’ufficio anche senza che ci sia stata una denuncia da parte di una persona offesa. In particolare, il Codice Penale prevede che la detenzione abusiva di armi sia punita con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da 5mila a 15mila euro. Inoltre, se le armi sono illegali o se vengono detenute con l’intenzione di commettere un altro reato, la pena prevista è la reclusione da tre a otto anni.

Il controllo delle armi rappresenta un tema di grande attualità, anche in considerazione degli episodi di violenza che spesso coinvolgono l’utilizzo di armi da fuoco. In Italia, la detenzione legale di armi da fuoco è consentita solo a determinate categorie di persone, come ad esempio le forze dell’ordine, le guardie giurate, gli appartenenti alle associazioni di caccia o di tiro a segno, ma solo previo rilascio di un’apposita licenza.

In ogni caso, il possesso di armi da fuoco, legalmente detenute o meno, comporta delle precise responsabilità per il titolare, tra cui la necessità di custodirle in modo sicuro e di non utilizzarle in modo non autorizzato.

Inoltre, le armi devono essere registrate nell’Ufficio Territoriale del Governo competente per territorio, e il loro possesso deve essere comprovato da appositi documenti.

La collaborazione tra le forze dell’ordine e il personale addetto alla sicurezza nei luoghi pubblici rappresenta un elemento chiave per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

Tentata rapina nel Catanese, scattano tre arresti anche per detenzione illegale di armi

La Polizia di Stato ha arrestato C.M. (di 48 anni), I.A. (di 45 anni) e G.D. (di 49 anni), pregiudicati, colti, in concorso tra loro, nella flagranza dei reati di tentata rapina aggravata, porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo e ricettazione.

Nel corso delle ordinarie e periodiche attività finalizzate al contrasto dei reati di natura predatoria, intensificate, su disposizione del Questore di Catania, nel periodo delle festività natalizie, personale della Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.A. – Squadra Antirapina della locale Squadra Mobile ha intercettato, nel territorio di Belpasso (Catania), un veicoloprovento di furto, con a bordo tre soggetti, vestiti con abiti scuri e il volto coperto da cappelli di lana e scaldacollo.

Il conseguente servizio di pedinamento dell’autovettura sospetta ha consentito di appurare che i tre uomini si stavano recando in un’azienda di logistica e trasporti per compiere una rapina.

Infatti, raggiunto il cancello d’ingresso, i tre hanno azionato il clacson con il chiaro intento di farsi aprire per accedere all’interno al fine di realizzare il progetto delittuoso.

Le concitate fasi concernenti i momenti in cui i malviventi sono stati bloccati sono state riprese dal sistema di video sorveglianza della ditta.

Il tempestivo intervento degli operatori ha permesso di rilevare che G.D., conducente del veicolo, era armato di una pistola semiautomatica calibro 6.35 con 4 cartucce; C.M., passeggero anteriore, di un revolver calibro 38 con 6 cartucce e I.A., passeggero posteriore, di un taglierino.

Peraltro, all’interno della macchina, i tre fermati detenevano fascette in plastica e scotch, materiale con il quale avrebbero dovuto immobilizzare i dipendenti della ditta, durante la materiale esecuzione della condotta criminale.

Il successivo atto di ricerca nelle abitazioni dei tre autori del reato ha portato al rinvenimento e sequestro, nel domicilio di C.M., ubicato in località Aci Catena (Catania), anche di un fucile automatico da caccia, con relativo munizionamento, risultato provento di furto.

In ragione della condotta criminosa posta in essere e della detenzione illegale di armi comuni da sparo, i tre soggetti sono stati arrestati e, dopo le formalità di rito, d’intesa con il P.M. di turno, portati nel carcere di Catania – Piazza Lanza, per rimanere a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente, che il 26 dicembre ha convalidato l’arresto.