La sofferenza racchiusa in un biglietto d’addio: così Andrea ha lasciato i genitori e 3 fratelli

VALVERDE – Un biglietto per dire “non è colpa vostra” e per salutare un’ultima volta famiglia e amici.

È quello lasciato da Andrea C., la quattordicenne che intorno alla ore 20 si è tolta la vita impiccandosi nella sua cameretta nella casa in cui viveva con la madre, a Valverde.

Sarebbe stata proprio quest’ultima, rientrando a casa nella notte, a fare la tragica scoperta aprendo la porta della cameretta: la giovane si era lasciata andare dal letto al castello dopo essersi legata una corda intorno al collo.

Immediata la chiamata al 118 e l’arrivo dei sanitari, ma per la giovane non c’è stato nulla da fare: al loro arrivo, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della quattordicenne per asfissia.

La ragazzina era la più piccola di quattro figli: aveva due fratelli e una sorella più grandi, con i quali condivideva la stanza.

In casa, al momento della tragedia, non era presente nessuno. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazzina era da poco tornata a casa, dopo aver trascorso due giorni con il padre.

Da molti anni i suoi genitori erano separati, e sarebbe proprio questo dettaglio, il dolore non guarito e insuperabile per la fine del loro matrimonio, alla base del tragico gesto.

Gli inquirenti non confermano ma, come dichiara il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro: “C’erano delle fragilità pregresse nella ragazzina, i cui genitori si erano separati cinque anni fa, ma cerchiamo la causa scatenante del suicidio, che al momento non emerge con chiarezza. Che sia un suicidio non ci sono dubbi, anche alla luce della lettera di spiegazioni che la ragazza ha lasciato. Non emergono problemi scuola o di relazione. Attendiamo il rapporto dei carabinieri della compagnia di Gravina di Catania per avere un quadro più chiaro anche sul movente“.

Il magistrato ha già disposto la restituzione del corpo di Andrea alla famiglia.