Sigarette elettroniche monopolio di Stato: “Troppo care con la nuova imposta. Torno alle cicche”

CATANIA – Dannose o no, il dibattito sulla pericolosità (o meno) delle sigarette elettroniche è ancora lontano dal trovare una soluzione univoca. Quel che è certo, invece, è che il loro costo è sensibilmente aumentato, tanto che potrebbe inibire i consumatori a farne ancora uso.

Dal primo gennaio 2018, infatti, per ogni millilitro di liquido viene applicata un’imposta di consumo di 0,39344 euro più Iva: vale a dire che, per una boccetta da 10ml, il rincaro è di 4,50 euro.

L’aumento è stato introdotto con la legge di Bilancio approvata a dicembre e con il decreto fiscale collegato. La norma approvata alla Camera, inoltre, ha stabilito il passaggio dei liquidi sotto il controllo del Monopolio di Stato. Ecco perché adesso il reato di contrabbando di tabacchi si applica anche alle sigarette elettroniche.

I liquidi di ricarica per le e-cig, inoltre, non sono più vendibili online, ma solo nelle tabaccherie e rivendite autorizzate. Per i trasgressori sono previste pene severe fino a 40mila euro.

La nuova norma è stata introdotta per sopperire alla precedente mancanza di controlli fiscali e sanitari per i liquidi, rendendo le e-cig più tracciabili e sicure.

Come detto, però, l’aumento del prezzo delle ricariche per le sigarette elettroniche potrebbe disincentivarne l’uso e mettere a dura prova il settore dello svapo.

Ne è convinto Massimo, proprietario di una rivendita autorizzata di e-cig che sostiene: “Così ci toglieranno il lavoro, ci faranno chiudere. Una boccetta da 10ml dura in media a un consumatore abituale 2-3. Se consideriamo che in molti si sono ‘convertiti’ alla sigaretta elettronica anche perché in qualche modo meno dispendiosa delle sigarette normali, non troveranno più la convenienza e rinunceranno a fumarle, magari tornando alle vecchie abitudini. E noi tutti a casa”.

Parole che trovano conferma nel pensiero espresso da Flavio, fumatore incallito di e-cig che, quando è venuto a conoscenza dell’aumento del prezzo delle ricariche, ha strabuzzato gli occhi e detto: “Sono troppo care. Sono pazzi. Non possono sempre alzare i prezzi di ogni cosa. Piuttosto torno a fumare le vecchie sigarette”.

Non tutti, però, sono contrari alla nuova imposta, come Enrico che, invece, chiosa: “Magari è la volta buona che smetto seriamente di fumare”.