CATANIA – A seguito di un incontro con la società SIDRA, la CISAL Catania, insieme alla Segreteria Provinciale di Categoria, ha inviato una nota ufficiale di sollecito ai Presidenti di ACOSET, AMA e SIDRA e ai sindaci dei Comuni interessati.
Il sindacato richiama l’attenzione sul momento particolarmente delicato e cruciale che sta attraversando la gestione del servizio idrico integrato (S.I.I.), chiedendo a tutti gli attori coinvolti di riflettere con responsabilità sulla complessità della vicenda.
Transizione verso il gestore unico SIE entro la primavera 2026
La CISAL segue con attenzione l’attuale fase di transizione che porterà, presumibilmente entro la primavera del 2026, al trasferimento del servizio idrico integrato dai Comuni al gestore unico SIE, la cui operatività sarà affidata al soggetto privato Hydro Catania S.p.A..
Questo scenario suscita forti preoccupazioni, soprattutto in considerazione del fatto che ACOSET, AMA e SIDRA, in quanto società partecipate, costituiscono un fondamentale presidio di competenze locali nella gestione dell’acqua.
Rischio di squilibrio proprietario e indebolimento del ruolo pubblico
La mancata possibilità, per le società partecipate, di aderire all’aumento di capitale di Hydro Catania S.p.A., rischierebbe di determinare una preoccupante rimodulazione degli equilibri proprietari, con effetti potenzialmente dannosi per i Comuni soci.
Tale esclusione comporterebbe una progressiva erosione del peso decisionale degli enti pubblici, riducendo la loro capacità di incidere sulle scelte strategiche relative alla gestione di un bene essenziale e collettivo come l’acqua.
In questo contesto, la CISAL segnala anche il concreto pericolo di un aumento delle tariffe, con ricadute dirette sui cittadini utenti.
Appello alla responsabilità collettiva
La CISAL rivolge dunque un appello urgente alla responsabilità di tutte le istituzioni e le società coinvolte, affinché si adottino scelte lungimiranti che garantiscano continuità gestionale, trasparenza e centralità del ruolo pubblico nella gestione del servizio idrico.
Salvaguardare il peso decisionale dei Comuni significa tutelare l’interesse collettivo e impedire che la governance dell’acqua venga lasciata esclusivamente nelle mani di soggetti privati.