CATANIA – Nel mese di giugno, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa hanno arrestato due spacciatori catanesi di 40 e 42 anni, entrambi già noti per precedenti vicende giudiziarie, con l’accusa di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti“.
Il blitz in un appartamento del quartiere Zia Lisa
I due sono stati sorpresi all’interno di un appartamento nel Villaggio Zia Lisa II, appartenente all’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania (I.A.C.P.). Dopo il decesso dell’assegnataria, i malviventi avevano preso possesso dell’abitazione, rinforzandone l’ingresso con una porta in ferro e installando un sistema di videosorveglianza.
Dopo il blitz, i Carabinieri hanno fatto rimuovere la porta blindata e le telecamere, ripristinando l’immobile per poterlo riassegnare a famiglie bisognose. Tuttavia, qualche giorno dopo gli arresti, durante un sopralluogo, i militari hanno scoperto che erano in corso nuovi lavori edili. Due fabbri stavano reinstallando la porta in ferro, un muratore stava costruendo pareti per creare un’anticamera con un ulteriore cancello, e un elettricista stava reinstallando il sistema di videosorveglianza.
Il sequestro
Intuendo che l’appartamento stava per diventare nuovamente un covo per spacciatori, i Carabinieri hanno identificato tutte le persone coinvolte nei lavori, raccogliendo informazioni sui mandanti. Di conseguenza, hanno effettuato il sequestro preventivo urgente dell’immobile e di tutto il materiale utilizzato per le modifiche.
Il Tribunale di Catania, riconoscendo il rischio che la disponibilità della casa potesse favorire il proseguimento delle attività illecite, ha convalidato il sequestro preventivo dell’appartamento, eseguito dai Carabinieri di Fontanarossa.