Cronaca

Scovato nascondiglio per la droga nel Catanese, i carabinieri fanno “piazza pulita”

MIRABELLA IMBACCARI – La costante attività info investigativa dei carabinieri in tutta la provincia etnea, secondo le indicazioni del comando provinciale, continua a fornire ottimi risultati ai militari, con particolare riferimento alla lotta al traffico degli stupefacenti e alla detenzione di armi.

In tale contesto è maturato l’importante rinvenimento nelle campagne mirabellane, quasi al confine con il comune di San Michele di Ganzeria (Catania).

Il nascondiglio in campagna

Grazie all’acquisizione di notizie rilevanti, opportunamente vagliate all’interno di un quadro operativo più ampio, i militari sono riusciti a individuare una zona agricola che, con ogni probabilità, i trafficanti avrebbero utilizzato per nascondere la loromerce”, al riparo da sguardi indiscreti.

Tuttavia, tale intento non ha sortito gli effetti sperati: i militari dell’Arma, infatti, individuata la contrada Tempio come probabile nascondiglio dei malviventi, hanno perlustrato il territorio palmo a palmo.

Il ritrovamento della droga

La conferma delle ipotesi investigative dei carabinieri è arrivata intorno alle 19, quando, proprio sotto un angusto passaggio di un cavalcavia, hanno scoperto un trolley e una grossa busta di plastica, ancorati al cemento con una corda per proteggerli dagli animali selvatici. All’interno della busta hanno trovato un contenitore di plastica contenente 350 grammi di marijuana.

All’interno del trolley, i carabinieri hanno poi trovato 9 buste di cellophane sottovuoto, anch’esse contenenti marijuana, per un totale di circa 2 chilogrammi di sostanza stupefacente. Inoltre, hanno rinvenuto un bilancino di precisione e, soprattutto, una pistola a tamburo calibro 38 senza marca né matricola perfettamente funzionante e letale.

Il sequestro

Quanto trovato è stato sequestrato e l’arma inviata al laboratorio del R.I.S. di Messina per gli esami necessari a verificare un suo eventuale utilizzo precedente. 

Con questo sequestro, sia l’arma che la droga sono state tolte dalla disponibilità dei malviventi e dal mercato illegale, contribuendo così a ridurre i rischi per la sicurezza pubblica.

Redazione

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