Scarsa igiene e cibo scaduto: blitz al porto di Catania

CATANIA – Lo scorso 27 aprile ha avuto luogo un servizio di controllo agli esercizi commerciali che si è svolto sotto il coordinamento del questore Alberto Francini, in un piano d’azione che ha visto il coinvolgimento di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e della Polizia Locale, che hanno operato col personale dell’ASP (SPRESAL) e dell’Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera.

Il controllo ha riguardato in particolare i locali pubblici ricadenti all’interno del porto, che recentemente sono diventati punti di ritrovo di turisti e di giovani, come “estensione” della movida catanese. Dopo il servizio sono stati denunciati all’autorità giudiziaria competente i titolari di due esercizi commerciali.

Nello specifico, i controlli eseguiti dalla Squadra Amministrativa della Divisione di Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione collaborati dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Locale insieme al personale dell’Ufficio Igiene Pubblica e del Servizio Veterinario della locale Azienda Ospedaliera Provinciale e con personale della SPRESAL (Ufficio che controlla la sicurezza dei luoghi di lavoro) hanno permesso di accertare, in uno dei due esercizi commerciali, l’assenza dei servizi igienici per i lavoratori, l’ingombro da materiali vari dei luoghi di passaggio per il personale e la carenza delle condizioni igienico/sanitarie e pulizia dei locali, la mancata tracciabilità degli alimenti (con conseguente sequestro amministrativo degli stessi), la mancata esposizione della licenza per esercitare l’attività, la mancanza della tabella dei prezzi e la mancata revisione del misuratore fiscale.

Inoltre, saranno effettuati alcuni accertamenti al Comune di Catania per ulteriori verifiche.

Nell’altro esercizio commerciale, invece,  sono stati accertati la non idoneità dei locali spogliatoi destinati ai dipendenti, la non conformità della porta di accesso nei locali della zona soppalcata rispetto alle misure prescritte dalla norma, il pessimo stato di conservazione dei salumi che, inoltre, erano confezionati con un’etichetta che riportava una data di scadenza non più utile per la consumazione, le pessime condizioni igienico-sanitarie dei locali cucina/laboratorio, la mancata tracciabilità dei prodotti alimentari e la difformità dei locali rispetto alla pianta planimetrica riferita nella DIA Sanitaria.

Sono stati effettuati i controlli di polizia su tutto il territorio catanese, che hanno portato i seguenti risultati: 144 le persone controllate di cui 2 di nazionalità straniera, 6 i posti di controllo, 105 i veicoli controlli, 25 le contravvenzioni al Codice della Strada.

Infine, sono state denunciate 3 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.