ACI CATENA – Su ordine della procura della Repubblica di Catania, nella mattinata del 28 agosto 2018, i militari della stazione di Mascali hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania, nei confronti di Raffaele Antonio Milazzo, attuale segretario comunale del Comune di Aci Catena e già segretario generale e responsabile dell’area economico-finanziaria del Comune di Mascali.
Le complesse indagini hanno permesso di accertare che, dall’agosto 2016, attraverso l’emissione di mandati di pagamento e atti di liquidazione alterati, il pubblico ufficiale si era appropriato di 98.786 euro appartenenti all’ente mascalese, accreditando la somma su un conto corrente appositamente aperto e intestato a se stesso.
Il funzionario era riuscito a sottrarre il denaro anche grazie all’alterazione dei dati informatici presenti sul server del Comune, attestando l’esistenza di debiti inesistenti e sostituendo e sopprimendo la documentazione amministrativa e contabile corretta con determinazioni e mandati di pagamento creati ad hoc e aventi contenuto differente e quindi falso.
L’ingente somma di cui si era appropriato il segretario comunale era stata liquidata apparentemente in seguito a una sentenza esecutiva emessa dal tribunale civile di Catania e registrata tra i “Servizi per conto terzi”, per ingannare ulteriormente il Consiglio Comunale ed eludere le verifiche sul bilancio.
Inoltre, i carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo delle somme presenti su dei conti correnti intestati all’indagato e dell’appartamento di residenza. Milazzo dovrà rispondere di:
• Peculato continuato;
• Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici;
• Soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.
L’arrestato è stato posto ai domiciliari.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Mascali, Luigi Messina, che ha appreso dalla stampa della notizia dell’arresto durante una seduta della Giunta comunale. Il primo cittadino ha commentato: “Sono amareggiato per l’accaduto. L’ente comunale metterà in atto tutte quelle procedure necessarie per il recupero delle somme, già avviate”.
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