CATANIA – Nel pomeriggio di ieri, personale delle Volanti di Catania nel corso del servizio di controllo del territorio relativo al Villaggio Sant’Agata, ha notato un furgone, con il portellone aperto, posizionato con il retro rivolto verso un box.
Nelle vicinanze, stazionavano tre individui intenti a dialogare tra loro. Gli agenti, pertanto, hanno di controllare le tre persone e, notando all’interno del box svariati colli di cartone contenenti alimentari di diversa natura, oltre a un transpallet e a diverso materiale da imballaggio, hanno chiesto ai tre spiegazioni plausibili in relazione a tutta quella merce lì stoccata.
Uno dei tre soggetti ha dichiarato di essere l’utilizzatore del garage e “custode” di tutta la merce in esso contenuta della quale, però, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione d’origine. Gli altri due uomini hanno riferito, invece, di trovarsi lì per acquistare dei prodotti alimentari ad un prezzo vantaggioso.
Molti dei colli presenti all’interno del box hanno riportato intatti i sigilli di garanzia del produttore e le indicazioni dei mittenti e dei destinatari; al loro interno vi era della merce ancora fresca da frigorifero, il che faceva dedurre che fosse stata lì riposta da pochissimo tempo.
Gli scatoloni contenevano una grandissima quantità di salumi e formaggi, alcuni di particolare pregio e tantissimi altri generi alimentari, per un valore di diverse migliaia di euro.
Nel corso dell’attività di ricognizione, gli agenti hanno rinvenuto anche alcune batterie di artifizi pirotecnici che il responsabile ha dichiarato di aver acquistato da un conoscente.
Data la presenza di materiale esplodente, gli operatori hanno mobilitato l’intervento del Nucleo Artificieri, al fine di verificarne la natura e la classificazione.
È così emerso che si trattava di prodotti omologati CE di categoria F2, per un peso complessivo di 25,5 kg e di un prodotto alterato, composto da due parti di categoria F3, del peso di quasi 10 kg, per la cui detenzione è necessario un apposito titolo autorizzativo. Gli ordigni erano collegati tra loro da una miccia e da un tubo passafiamme. Tutto il materiale era custodito in condizione precarie e al di fuori degli appositi cartoni omologati per poterli detenere in sicurezza.
Poiché tutta la merce è apparsa di chiara provenienza illecita, è stata sottoposta a sequestro e il detentore è stato deferito in stato di libertà per i reati di ricettazione e per il possesso di artifizi pirotecnici di vietata detenzione senza titolo autorizzativo (con specifico riferimento a quelli di categoria F3).
Dei fatti è stato notiziato il Pubblico Ministero di turno, il quale ha autorizzato la rimozione e la distruzione degli artifizi pirotecnici e l’affidamento alla Caritas Diocesana delle derrate alimentari, dopo averne fatto accertare la qualità e la genuinità da parte di personale dell’ASP che poi avrebbe disposto più approfonditi accertamenti da parte dei medici competenti.