CATANIA – La Polizia di Stato continua a effettuare controlli sui locali del centro storico di Catania. Mercoledì 17 maggio, in particolare, gli agenti del commissariato centrale hanno eseguito un controllo amministrativo in un’attività di ristorazione situata in via Antonino di Sangiuliano.
Il controllo è stato coordinato dalla Squadra Amministrativa del suddetto commissariato e ha coinvolto il personale dell’Asp Spresal, dell’Asp Dipartimento Igiene Pubblica, dell’Asp Dipartimento Veterinario e dell’Ispettorato del Lavoro, ognuno per le rispettive competenze.
L’obiettivo era verificare il rispetto di tutte le norme che regolano tali esercizi, in particolare quelle volte a tutelare i lavoratori e la salute dei clienti.
Durante le verifiche sono state riscontrate numerose violazioni di carattere penale e amministrativo commesse dal titolare dell’attività.
È emersa la presenza di due dipendenti non in regola, per cui è stata comminata una sanzione pecuniaria e disposta la sospensione dell’attività.
Inoltre, il principale è stato denunciato per frode in commercio ai sensi dell’articolo 515 del Codice Penale, poiché ha somministrato alimenti congelati senza dichiararne l’origine.
Violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Sono state riscontrate anche violazioni di alcune norme del decreto legislativo 81/08 in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Tra queste figurano elementi come estintori scaduti, mancanza di una cassetta di primo soccorso e impianto elettrico in cattive condizioni.
Inoltre, sono state installate telecamere all’interno dell’attività senza l’autorizzazione necessaria, violando così lo Statuto dei Lavoratori (legge 300/1970).
Sanzione amministrativa per prodotti senza tracciabilità
Infine, è stata applicata una sanzione amministrativa per la presenza di prodotti senza tracciabilità, che sono stati distrutti. Sono state riscontrate varie violazioni igienico-sanitarie e l’attività è stata sospesa anche per l’assenza dei requisiti strutturali minimi richiesti dalla legge.
Complessivamente, sono state comminate sanzioni pecuniarie per un importo totale di circa 30mila euro. A seguito di ciò sono state imposte anche numerose prescrizioni che il titolare dovrà rispettare prima di poter riaprire il ristorante.