Randagismo: a Gela uccisi quattro cuccioli a bastonate

Randagismo: a Gela uccisi quattro cuccioli a bastonate

GELA – Il randagismo, a quanto pare, è un problema esteso in tutta la Sicilia: sono molte le associazioni che si occupano dei cani randagi, che girovagano senza meta, trovandogli una casa e una famiglia. Queste organizzazioni però (purtroppo) non riescono a controllare le continue violenze fatte a questi animali.

In una zona periferica di Gela, ad esempio, quattro cuccioli di cane di poche settimane sono stati uccisi a bastonate e ritrovati in una pozza di sangue da gente che in quella zona porta cibo ai randagi e si prende cura di loro. 

“Altri tre cuccioli sono stati trovati a poca distanza, terrorizzati e nascosti – ha esordito Francesca Collodoro, delegata Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Gela -. È solo l’ultimo di una vastissima serie di episodi di violenta intolleranza verso i randagi”.

Secondo la Collodoro tutto ciò ha una sola ed unica spiegazione: “I randagi continuano a popolare sempre più le strade e le campagne della città a causa della fallimentare politica del Comune in termini di gestione: manca un piano di sterilizzazione. Ci sono soltanto mirabolanti somme versate annualmente al canile Ricara, ad un’ora di strada da Gela che detiene oltre mille cani”.

“I servizi forniti dalla ditta sono quasi inesistenti, considerando che le è stato appaltato il servizio di accalappiamento e recupero animali feriti. I randagi o sono a carico di volontari e di privati cittadini, altrimenti restano per strada” ha concluso la delegata Oipa gelese.