Tra Rame e Ossa: ecco i dolci e le tradizioni dei “Morti”

CATANIA – Già da qualche settimana vediamo nei nostri bar, pasticcerie e panifici, le prelibatezze che contraddistinguono la commemorazione dei defunti, i cosiddetti dolci dei morti.

Le tipologie di dolciumi che possiamo trovare sono tante e diverse e variano in base alle tradizioni del territorio: i più famosi sono le “Rame di Napoli o Nucatole”, dolci a base di cioccolato, con le varianti alla Nutella e marmellate varie. Ma troviamo tra le nostre prelibatezze, anche i “Bersaglieri” ed i “Regina“, biscotti morbidi coperti rispettivamente uno da cioccolato ed uno da glassa reale.

Le “Ossa dei morti“, invece, sono biscotti duri a base di elementi semplici, infatti, sono fatti da una base caramellata. Altri biscotti famosi sono gli “Nzuddi“, biscotti poveri a base di farina e mandorle, originariamente fatti dalle suore vincenziane catanesi. Troviamo, inoltre, “Le Piparelle” o “Pipareddi“,  biscotti tipici del periodo dei morti della provincia di Messina.

Nel palermitano famosa è la tradizione de “U Cannistru“, che sarebbe un cesto ricolmo di primizie di stagione e dolci tipici del periodo quali i “Pupi ri zuccaru“, statuette di zucchero che ritraggono i tradizionali paladini.

Una cosa che accomuna tutti i dolci dei morti, è la semplicità dei materiali che vengono utilizzati, che comunque riescono a rendere uniche queste prelibatezze.

Fonte foto: mediterraneoe.com