CATANIA – Il G.I.P. del Tribunale di Catania Dorotea Catena si pronuncerà nell’udienza di venerdì 12 maggio (fissata alle 11 nell’aula bunker di Bicocca) sull’istanza di costituzione di parte civile depositata dal Comune di Caltagirone nel processo scaturito dall’operazione “Agorà” – l’inchiesta del Ros che lo scorso giugno sgretolò la nuova riorganizzazione militare e imprenditoriale della mafia della Sicilia orientale.
Processo operazione “Agorà“
Il processo conta 64 imputati, indicati come appartenenti al clan Santapaola-Ercolano di Catania, ai La Rocca di Caltagirone, alla famiglia mafiosa di Ramacca e ai Nardo di Lentini.
Le parole del sindaco di Caltagirone e dell’assessore Fiorito
“Già all’indomani del blitz – dichiarano il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessore alla Legalità e Sicurezza Giuseppe Fiorito – assumemmo questa decisione, dando mandato al prof. Tommaso Rafaraci, per dare il segnale forte dell’impegno della comunità calatina nella lotta alla criminalità organizzata e per tutelare l’immagine e l’onorabilità del Comune, richiedendo il riconoscimento di danni di natura morale e patrimoniale”.
Blitz “Agorà”, gli arrestati
L’operazione, denominata Agorà, ha visto sottoporre a misure cautelari 56 soggetti. 26 i capi d’imputazione; 16 i diversi collaboratori di giustizia utilizzati nel corso delle indagini; 9 le società sottoposte a sequestro (CLICCA QUI PER SAPERE QUALI) per un valore stimato di circa 10 milioni di euro; 108 i kg di marijuana sequestrati insieme a 2,6 kg di cocaina e 57 kg di hashish.
Oltre 400 i militari in azione nei territori di Catania, Ramacca, Vizzini, Caltagirone, San Michele di Ganzaria, Siracusa, Lentini, Carlentini e Francofonte.