CATANIA – La Cittadella Universitaria dell’Università degli Studi di Catania è una delle più importanti in Italia e nel bacino mediterraneo e raccoglie moltissimi immatricolati, ma secondo il parere di alcuni studenti e addetti ai lavori, risente di svariati problemi logistici.
L’opinione di Giuseppe Sotera
Lo studente di Medicina e Chirurgia nicolosita Giuseppe Sotera, già in passato senatore accademico e detentore anche di altri ruoli chiave nei mondi giovanili, conoscendo le problematiche sollevate da colleghi e frequentatori universitari, ha sollevato le seguenti situazioni riguardo “l’area che va da viale Andrea Doria, via Passo Gravina e via Santa Sofia, che andrebbe messa in sicurezza con tutte le sue criticità, soprattutto l’attraversamento riguardo viale Andrea Doria antistante gli ingressi sud dei plessi, dove infatti sono accaduti gravi episodi nel giro di sei anni e precedentemente già esisteva un ponte pedonale”, illustrando “problemi come gli attraversamenti pedonali in via Santa Sofia, colleganti sia la parte sud della cittadella, sia che collegano la Torre “Ferdinando Latteri” con il Presidio ospedaliero “Gaspare Rodolico”, piuttosto che gli ingorghi che si creano sulla strada e che rallentano l’accesso per il Pronto Soccorso”.
Sotera infatti sostiene che le problematiche logistiche legate alla cittadella, non soltanto sono legate agli attraversamenti pedonali, “ma anche riguardo l’illuminazione ed al randagismo, quest’ultimo lasciando strascichi importanti”.
L’ex senatore nicolosita infine auspica che “le autorità di competenza possano interessarsi ponendo delle soluzioni concrete per questi problemi”.
La testimonianza di Alessandro Belvedere
Studenti a parte, ad esempio sul problema legato al randagismo in cittadella, c’è la testimonianza del chirurgo d’urgenza e dirigente di I livello Mcau, noto per le tante iniziative realizzate sul territorio (“Facciamo prevenzione a Catania” in primis) il dottor Alessandro Belvedere che racconta “spesso mi è capitato in passato di pazienti curati per scontri avvenuti con cani randagi, i quali erano presenti in quell’area, fortunatamente questo problema pare si sia risolto, grazie al fatto che le istituzioni stanno agendo in maniera efficace“.